L’inquinamento più dannoso dell’alcol

Più pericoloso dell’alcol. È l’inquinamento atmosferico, che in media sottrae 2,3 anni all’aspettativa di vita media globale, con un impatto che è pari al fumo di sigaretta, tre volte il consumo di alcolici, più grave dell’Hiv/Aids e degli incidenti stradali.

A rilevarlo è lo studio dell’Energy Policy Institute sulla qualità dell’aria condotto dall’università di Chicago. Secondo i ricercatori, le polveri sottili Pm5 hanno un’incidenza maggiore in aree del mondo come l’Asia meridionale e l’Africa.

Italia, Milano la città più dell’Europa occidentale

Per quanto riguarda l’Italia, il report mostra come l’inquinamento rimanga elevato in aree come la Pianura Padana. A Milano, la città con il più alto tasso di inquinamento dell’Europa occidentale, i residenti guadagnerebbero 1,6 anni se i livelli di inquinamento da particolato fossero ridotti in modo da soddisfare le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

In Europa orientale aria più inquinata e vita più breve

Oltre il 98% dell’Europa non soddisfa ancora le nuove linee guida dell’Oms di 5 μg/m3, evidenzia il rapporto.
Malgrado la qualità dell’aria sia migliorata negli ultimi decenni, gli sforzi messi in campo sono minacciati, tra le altre cose, dal crescente numero di incendi, causati dagli effetti del cambiamento climatico, in testa l’aumento delle temperature e la siccità.

Nel complesso la situazione nel Vecchio Continente appare disomogenea, con l’Europa orientale che respira aria più inquinata rispetto ai vicini occidentali e per questo vivono una vita in più breve di 7,2 mesi. La Bosnia-Erzegovina rimane il Paese più inquinato d’Europa, con un’aspettativa di vita inferiore di 1,8 anni.

Asia, l’inquinamento sottrae 5 anni di vita

A livello globale, la concentrazione di inquinamento da particolato è rimasta relativamente costante negli ultimi due decenni ma con importanti differenze tra regioni del mondo.

L’Asia meridionale – in particolare l’India, il Pakistan e il Bangladesh – ha visto aumentare in modo significativo i livelli di Pm5, con un impatto sull’aspettativa di vita che supera i 5 anni. Nuova Delhi resta la megalopoli più inquinata al mondo, con un tasso medio annuo di particolato fine di 126,5 μg/m3.

Inquinamento atmosferico più dannoso dell'alcol
Foto Pexeles – Newsby.it

Al contrario la Cina ha compiuto notevoli progressi da quando nel 2013 ha dichiarato “guerra” all’inquinamento riducendo i livelli di oltre il 42% e allungando potenzialmente l’aspettativa di vita media di 2,2 anni. Nonostante i passi in avanti, resta ancora molta da strada da fare con i livelli di Pm5 sei volte superiori alle linee guida dell’OMS, equivalenti a una riduzione dell’aspettativa di vita di 2,5 anni.

Africa, il Pm5 uccide più dell’Aids

In Africa si concentrano alcuni dei Paesi più inquinati al mondo. È il caso di Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Burundi e Repubblica del Congo. Oggi gli alti livelli di Pm5 rappresentano un pericolo per la salute nell’Africa centrale e occidentale paragonabile all’Hiv/Aids e alla malaria.

Fondi insufficienti per la lotta all’inquinamento

A dispetto della minaccia posta dall’inquinamento alla salute pubblica mondiale, nota il report, i fondi stanziati per la lotta contro l’inquinamento atmosferico restano ancora insufficienti e rappresentano solo una frazione di quelli destinati per esempio alle malattie infettive.

Le polveri sottili causano il 36% dei tumori ai polmoni

Le polveri sottili sono causate da incendi, attività industriali e veicoli a motore. Sono cancerogene e aumentano il rischio di malattie polmonari, cardiache e ictus. Secondo i dati dell’Oms, il 36% dei tumori ai polmoni è legato proprio a queste emissioni, così come il 34% degli ictus e il 27% delle malattie cardiache.

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