Expo Dubai 2020, ripartire dal deserto: l’idea della Repubblica Ceca

Configurato come una connessione di menti, tema portante di Expo Dubai 2020, in programma per ottobre, il progetto proposto dalla Repubblica Ceca si presenta come l’origine di un nuovo sistema ciclico attraverso la combinazione degli elementi della natura.

Al centro dei riflettori ci sarà il processo che permette di realizzare della terra fertile partendo dall’arida sabbia del deserto. Il cuore del padiglione sarà il sistema Sawer, Solar Air Water Earth Resource, che utilizzerà l’energia solare per raccogliere l’acqua dall’aria, attraverso un fotobioreattore.

Trasformazione e tecnologia

Il padiglione dal titolo “Czech Spring” A Expo Dubai 2020 è progettato dalla Formosa AA e sarà l’unione di più spazi concatenati posizionati come una rete, a cui sarà possibile accedere da più parti. Il punto di riferimento sarà il giardino, dentro al quale sarà possibile ammirare importanti corsi d’acqua, alimentati grazie al sistema Sawer.

La domanda principale su cui ruoteranno le nuove tecnologie sarà la coltivazione nel deserto. La possibilità di poter rendere fertile un luogo da sempre ostile al lavoro dell’uomo sarà la tematica che attirerà investitori e agricoltori da tutto il mondo. All’ingresso un’area tutta naturale riproporrà un’oasi del deserto con diversi tipi di illuminazione. Non mancheranno infine, aree espositive e gallerie.

Design moderno e sostenibilità a Expo Dubai 2020

Gli scienziati cechi dimostreranno a Expo Dubai 2020 come la tecnologia potrà essere utilizzata a favore del settore agricolo: coltivare ulivi e altri tipi di piante in un terreno arido sarà la sfida del Paese.

La notevole complessità dell’impianto sarà ampiamente mostrata attraverso seminari e workshop e verrà esposta tramite le installazioni presenti all’interno del padiglione. La tecnologia al servizio dell’uomo sarà il concetto chiave del progetto.

Nessun elemento sarà lasciato al caso e ogni materiale utilizzato potrà essere riciclato e riutilizzato per nuovi impianti. L’idea originale degli architetti e degli ingegneri cechi supporterà il principio di connessione tra elementi e sarà al centro delle nuove proposte sostenibili.

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