Expo Dubai 2020, “The future in mind”: i progetti del Canada

L’identità del Canada sarà presentata a Expo Dubai 2020 attraverso il connubio tra tradizione e innovazione. Ispirato al tamburo, per la forma, il padiglione in allestimento per la prossima Esposizione Universale sarà l’unione di più elementi, tutti sotto il simbolo dell’unità.

La struttura metterà in risalto la leadership canadese in tre settori chiave: diversità, intelligenza artificiale e potenza aerospaziale. Avanguardista nelle tecnologie e sempre pronta ad accogliere le innovazioni digitali, l’idea proposta a Dubai, cercherà di mettere in luce la realtà in cui il Paese si muove, all’insegna delle nuove proposte hi-tech, di un’istruzione più “smart” e dell’energia pulita.

La struttura del padiglione a Expo Dubai 2020

Progettata dalla EllisDon Construction Ltd, l’area di costruzione occuperà una superficie di 1370 metri quadrati. Lo spazio sarà suddiviso in tre aree principali che si divideranno tra, presentazione al pubblico, area commerciale e area amministrativa e di supporto.

Il design richiamerà la forma del tamburo, strumento per eccellenza della narrazione canadese e simbolo di unità. L’importanza delle relazioni tra gli esseri umani e la terra verrà sottolineata e rappresentata attraverso simboli della tradizione antica.

Per celebrare l’eterogeneità della popolazione e le diversità che convivono pacificamente all’interno del Paese, i riferimenti verteranno anche sulla tradizione araba, in particolare il reticolo geometrico farà riferimento al Mashrabiya, tipico elemento dell’architettura dei Paesi islamici. Innovazione, globalizzazione e competitività saranno le parole chiave utilizzate per promuovere il passato, il presente ma soprattutto il futuro del Paese a Expo Dubai 2020.

Produttiva aerospaziale e innovazioni nel settore hi-tech

Non passeranno in secondo piano a Expo Dubai 2020, i tanti primati detenuti dalla nazione nordamericana. Soprattutto nel settore ingegneristico aerospaziale, di cui il Canada vanta la leadership in termini di produttività, tra i membri dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico), spiccheranno le nuove proposte “per lo spazio” all’interno del padiglione.

Tutto in fase di allestimento e sotto un’architettura classica ma innovativa, terminerà in estate per ospitare i visitatori ad ottobre.

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