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Dal Covid al clima: ecco come i negazionisti stanno spostando l’attenzione

Sui social si sa, le notizie volano veloci. Ma le teorie cospirazioniste si muovono ancora più in fretta.
I membri dei movimenti online di cospiratori e negazionisti covid, pur continuando la loro lotta virtuale ( e non solo) contro la dittatura sanitaria, stanno progressivamente spostando l’attenzione sui problemi climatici. Che, a detta loro, non esistono.

Il cambiamento climatico? Una bufala

Questo è quanto emerso da uno studio dell’Institute for Strategic Dialogue (ISD), un think tank che studia le tendenze globali della disinformazione. Secondo i ricercatori alcuni gruppi anti-lockdown sono stati inquinati da post fuorvianti sul cambiamento climatico. Ritenuto una “bufala” progettata per controllare le persone. I post vanno ben oltre la critica e il dibattito politico: sono pieni di informazioni errate, storie false e pseudoscienza.
Sempre più spesso, la terminologia relativa alle misure di Covid-19 viene utilizzata per alimentare la paura e mobilitarsi contro l’azione per il clima“, afferma Jennie King dell’ISD.

Questi sono vettori davvero accurati per ottenere temi come potere, libertà personale, agenzia, cittadino contro stato, perdita di stili di vita tradizionali. L’obiettivo è quello di portare tutte queste idee a un pubblico molto più ampio“.

I negazionisti sui social

Un gruppo che ha adottato tali idee è White Rose – il cui gruppo ufficiale conta oltre 50.000 iscritti su Telegram. Ma è presente con una rete di sottogruppi locali in tutto il mondo, dal Regno Unito agli Stati Uniti, dalla Nuova Zelanda all’Italia.

Si tratta di una sorta di organizzazione comunitaria decentralizzata, il cui obiettivo è quello di aprire gli occhi ai “sudditi” (ovvero i cittadini) sulla “dittatura sanitaria” (ovvero i vaccini). Riportando notizie, interviste ed esperienze personali a suffragio della loro “verità” e smascherando quindi, la falsa “Plandemia 1984”.

Lo scopo principale delle azioni, come si legge sul gruppo Telegram, è quello di “risvegliare” e “fare propaganda”, attraverso la distribuzione di slogan, volantini (ma anche moduli sostitutivi di auto-certificazioni) e adesivi da affiggere nelle varie città.
Questi adesivi portano slogan con contenuto anti-vaccino, anti-maschera e cospiratorio, inclusi slogan come “Resisti alla nuova normalità”, “I veri uomini non indossano maschere” e “Non c’è pandemia”. Ma nei gruppi cospirazionisti c’è spazio per tutto: dal 5G, alla crisi migranti in Bielorussia, fino alle Torri Gemelle.

Molti citano “The Great Reset” una teoria della cospirazione infondata secondo cui un‘élite globale sta usando la pandemia per stabilire un oscuro Nuovo Ordine Mondiale, un “super-governo” che controllerà la vita dei cittadini di tutto il mondo.
Sebbene alcune delle notizie possano sembrare fin troppo cospirative, tali teorie possono avere un impatto reale sulla vita delle persone. Rendendo sempre più difficile discernere tra la verità e la fake news.

La nuova teoria del complotto

Con il progredire della pandemia, i vaccini entrano in vigore e molti Paesi si avvicinano sempre di più alla normalità, questo passaggio dal Covid al cambiamento climatico è qualcosa che i ricercatori hanno osservato in numerosi spazi online.

Un modo in cui l’ISD ha visto questo gioco è intorno al termine “blocco climatico”. Usato per riferirsi all’idea completamente infondata che in futuro potremmo avere blocchi in stile Covid per contrastare i cambiamenti climatici.

Il termine ha trovato una crescente popolarità tra gli YouTuber ma anche tra gli utenti di Facebook che spacciano teorie del complotto. Tuttavia gli scienziati del clima affermano che i blocchi non sarebbero una seria strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici. I blocchi per il Covid, ad esempio, hanno ridotto solo marginalmente le emissioni di gas serra.

Tuttavia, il disagio causato dal Covid e dai blocchi – e le falsità che sono sorte intorno a loro – hanno gettato le basi per la diffusione di ulteriori cospirazioni. Sostenere che la crisi climatica sia in realtà un losco complotto, non cambierà, purtroppo, la situazione ambientale. Nè fornirà l’ aiuto di cui il nostro pianeta ha bisogno.

 

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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