MONDO

Cosa rimane a Dubai di Expo 2020? L’eredità dell’Esposizione Universale

È passato più di un anno dalla conclusione di Expo 2020, l’evento che dal primo ottobre 2021 al 31 marzo 2022 ha trasformato Dubai nel centro del mondo. Nata sotto una stella sfortunata, l’ultima edizione dell’Esposizione Universale ha dovuto fare i conti con la pandemia di coronavirus Sars-CoV-2, che ne ha causato il rinvio. Nonostante questo enorme imprevisto, la kermesse ha saputo attirare milioni di turisti da tutto il mondo, attirandoli con spettacoli imperdibili, cibi provenienti da ogni nazione e innumerevoli opportunità di confronto e crescita. Il lavoro instancabile degli organizzatori ha reso possibile la creazione di un’area enorme, ricca di strutture realizzate ad hoc e vari spazi da utilizzare per scopi diversi. Anche se l’evento si è concluso, alcune attrazioni sono tutt’ora aperte e meritano di essere viste almeno una volta nella vita.

I padiglioni superstiti

All’interno di Expo City Dubai si possono trovare dei padiglioni aperti da visitare: quelli dedicati alla Terra, alla mobilità (chiamato Alif), alle donne, alla visione e alle storie delle nazioni. Non manca neppure il Giardino nel Cielo (Garden in the Sky), una torre panoramica dalla quale ammirare l’area circostante a 55 metri di altezza. I bambini possono divertirsi nelle tante aree giochi presenti, oppure salire con i loro genitori a bordo del treno Expo Explorer (del tutto gratuito).

Foto | EPA/ALI HAIDER – Newsby.it

I più attivi possono correre o passeggiare nei parchi Al Forsan e Jubilee. Chi sperava di ammirare i giochi di luce presso l’Al Wasl Plaza potrebbe restare deluso: sono stati messi in pausa per l’estate e riprenderanno solo a settembre. L’area può comunque essere ammirata senza pagare alcunché e anche senza la folla presente nei giorni dell’evento resta uno dei luoghi più magici di Expo City Dubai.

La trasformazione dell’area che ha ospitato Expo 2020

Oltre a restare un’attrattiva interessante per i turisti, l’ampia zona che ha ospitato Expo 2020 è anche diventata un’area residenziale, ricca di appartamenti che ospitano affittuari e aziende di vario genere, tra cui DP World, Emirate Airlines, Siemens Energy, Siemens Industrial, Terminus Group, Engie e Gratiya Consultancy, che sposteranno lì le proprie sedi operative a partire da settembre 2023.

Per quanto riguarda i padiglioni delle nazioni, alcuni sono stati smantellati, mentre altri sono stati riconvertiti. Quello dell’Australia è diventato un ateneo e ha preso il nome di Wollongong’s Data Science, Discovery and Innovation Centre. Quello della Finlandia, invece, ospiterà l’azienda FinGulf LLC.

Gli orari da rispettare

Expo City Dubai non ha orari di apertura e chiusura, tuttavia nel periodo estivo alcune delle sue attrazioni sono visitabili solo in certe fasce orarie. Il padiglione dedicato alla Terra, per esempio, apre a mezzogiorno (ora locale) e chiude alle 20 e lo stesso vale per quelli dedicati alla mobilità, alle donne, alla visione e alle storie delle nazioni. Il Giardino nel Cielo è aperto dalle 18 alle 22, così come le aree gioco per i bambini. In inverno, invece, tutti i padiglioni sono aperti dalle 10 di mattina alle 18.

Il futuro di Expo City Dubai

Nell’area dell’ex Esposizione Universale ci sono vari ristoranti nei quali si può mangiare e in futuro aprirà anche un centro commerciale, che amplierà ulteriormente le opzioni a disposizione dei visitatori. È prevista anche l’apertura di due piste: una dedicata ai ciclisti e lunga 10 km e un’altra di 5 km aperta agli amanti della corsa a piedi.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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