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Nubifragio, cosa fare per proteggersi e limitare i danni

Temporale, vento forte, grandinata, nubifragio, persino downburst. Sono tutti termini che chi vive al Nord Italia si sarà ritrovato a pronunciare parecchie volte negli ultimi giorni.

Gran parte dello Stivale in queste settimane è stato colpito da un forte maltempo, capace di creare gravi danni in diverse regioni e provocare molta paura tra le persone.

Sintomo di un cambiamento climatico a cui iniziare a prestare seriamente attenzione e nei confronti del quale provare a prendere dei rimedi preventivi.

Per questo, oggi vediamo insieme quali sono le regole più importanti da seguire nel caso in cui vi trovaste in presenza di un nubifragio, un fenomeno atmosferico da non sottovalutare.

Nubifragio in arrivo: come comportarsi

A impartire informazioni utili su cosa fare in caso di nubifragio è la Protezione Civile, la quale da anni in Italia svolge un’attività di prevenzione, supporto e soccorso.

Il primo consiglio è sempre quello di consultare i bollettini metereologici e verificare le condizioni climatiche del luogo in cui ci si trova o in cui si vuole andare, così da avere un quadro generale.

Per provare a prevenire una potenziale situazione di pericolo è opportuno monitorare costantemente le condizioni atmosferiche, prestando particolare attenzione all’eventuale presenza di segnali che possano indicare l’arrivo di un temporale.

Immagine | Unsplash @Christopher – Newsby.it

Ciò è molto utile per anticipare il fenomeno temporalesco e mettersi al riparo per tempo.

Per esempio, la presenza di nubi cumuliformi con sporgenze sviluppate verticalmente, possono far pensare che un temporale stia per colpire la zona in cui vi trovate, soprattutto in una giornata afosa. Sarà dunque consigliabile evitare di restare esposti in ambienti aperti.

Nel caso in cui ciò non fosse possibile e doveste iniziare a osservare lampi e tuoni in lontananza, la prima cosa da fare è provare ad allontanarsi il più velocemente possibile da una zona troppo aperta e di cercare un riparo.

Un nubifragio è contraddistinto dalla presenza di piogge copiose e violente, le quali portano un’enorme massa d’acqua ad abbattersi sul terreno in pochi minuti.

Per questo, è consigliabile evitare di passare in sottopassi o sottovie, ovvero quei tratti di strada in cui la pendenza porta l’acqua ad accumularsi nello stesso punto.

Potreste, infatti, ritrovarvi sommersi dalla massa d’acqua, sia che vi troviate a piedi o nella vostra auto.

Da evitare sono anche luoghi come gli scantinati, i garage interrati e i piani più bassi delle abitazioni e delle diverse strutture. Qui è più facile che si verifichino fenomeni di allagamento, dovuti agli scrosci d’acqua molto intensi.

Chi si trova alla guida durante un nubifragio deve invece prestare estrema attenzione all’asfalto viscido e ridurre la velocità o – ancora meglio – fermarsi in un luogo sicuro, aspettando il passaggio della fase più intensa della perturbazione.

La presenza di lampi a qualche decina di chilometri dal punto in cui ci si trova indica che il temporale è ancora lontano, ma in arrivo. Si consiglia quindi di iniziare ad allontanarsi rapidamente dalla zona e di mettersi al riparo preventivamente.

Quando il vostro udito inizia a sentire dei tuoni, invece, vuol dire che il temporale è ormai nelle vicinanze.

Bisogna allora evitare assolutamente di restare in prossimità di punti che sporgono sensibilmente, come possono essere dei lampioni, degli alberi o dei cartelli stradali.

In caso di nubifragio, non bisogna mai cercare riparo sotto delle piante, soprattutto se dall’alto fusto e dalla folta chioma, così come non bisogna toccare oggetti dotati di una buona conduttività elettrica.

Se esposti al temporale, è sempre meglio togliersi di dosso eventuali oggetti metallici, come anelli, collane, orecchini, bracciali. Potrebbero, infatti, provocarvi delle bruciature.

Altra regola da seguire è restare lontano dai tralicci dell’alta tensione, tramite i quali i fulmini potrebbero scaricarsi a terra.

Qualora vi trovaste in casa durante un temporale o un nubifragio, evitate di usare le apparecchiature connesse alla rete elettrica, così come il telefono fisso (potete usare il cellulare).

Meglio lasciare spenti o staccare la spina a tutti gli elettrodomestici e non toccare elementi metallici collegati all’esterno, come i caloriferi o le tubature.

Da evitare è anche il contatto con l’acqua e il sostare sui balconi o sotto le tettoie. Sempre meglio restare in casa, lontani da pareti e soprattutto porte e finestre.

Per chi si trova in montagna, il consiglio è quello di tenersi lontano da eventuali antenne o croci di vetta e di abbandonare velocemente la cima, riparandosi in un punto più basso.

Se colpiti dal temporale in un luogo esposto, è sempre meglio accovacciarsi stringendo le braccia e coprendo la testa con le mani, così da offrire una minore superficie ai fulmini che potrebbero colpirvi. Fondamentale è non sdraiarsi mai a terra e non aprire degli ombrelli per proteggersi dalla pioggia (se di metallo, potrebbero attirare i fulmini).

Bisogna anche evitare di riunirsi in gruppi, poiché più persone vicine offrono ai fulmini una superficie maggiore da colpire, e allontanarsi da bici, moto e oggetti metallici.

Per chi si trova al mare, al lago o comunque in prossimità di un corso d’acqua, è necessario non entrare assolutamente in acqua, la quale è un ottimo conduttore di elettricità.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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