Coronavirus nel mondo, superati gli 8,1 milioni di contagi

Dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 8,17 milioni i casi nel mondo di coronavirus, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University, mentre le vittime sono salite a oltre 440mila. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito, con 116.854 vittime, 740 solo nelle ultime 24 ore, seguito dal Brasile che ha ormai superato quota 900 mila contagi e 45 mila decessi. Un nuovo focolaio di coronavirus sta preoccupando anche la Cina e in particolare Pechino. Si teme una seconda grave ondata di Covid-19 nel Paese. Come riferito dalla municipalità della città, la capitale cinese sarebbe al centro di una situazione epidemica “estremamente grave”.

Coronavirus, Cina: seconda ondata a Pechino

Con 27 nuovi contagi registrati nella giornata di ieri, il totale sale a 106 positivi in cinque giorni a Pechino, dopo due mesi senza nuovi casi di Covid-19. Il focolaio sarebbe partito dal mercato all’ingrosso di Xinfadi, uno dei più importati del Paese, a sud della capitale. Secondo il portavoce della municipalità della capitale cinese, Xu Hejian, Pechino è attualmente impegnata in quella che ha definito una “corsa contro il tempo” per contrastare questa nuova ondata, cercando di avere “un margine di anticipo sull’epidemia e decidendo le misure più restrittive, decisive e determinate”. Come annunciato in conferenza stampa da Chen Bei, vice segretario generale del governo municipale di Pechino, la capitale passa dal livello 3 al livello 2 di “risposta all’emergenza sanitaria”, su una scala in cui il primo grado è il più grave. Da oggi, 17 giugno, a Pechino sono state chiuse nuovamente le scuole primarie e secondarie ed è sospeso anche il ritorno in aula degli studenti delle università. La municipalità della capitale cinese ha vietato ai residenti delle aree a più alto rischio (almeno 6 su 16) di lasciare la città. Da oggi, inoltre, è proibito varcare i confini della megalopoli anche ai taxi e sono sospese le linee di diversi autobus a lunga percorrenza che collegano Pechino alle province dello Hebei e dello Shandong.
Secondo le autorità del Paese sarebbero almeno 200 mila gli abitanti che dal 30 maggio potrebbero essere venuti in contatto direttamente o indirettamente con il mercato in cui è probabilmente è partito il focolaio. Cercando di rintracciare tutti i possibili infetti, sono già stati eseguiti almeno 100 mila tamponi.

In Usa più morti della Prima guerra mondiale

Il coronavirus non sembra fermare la sua corsa negli Stati Uniti. Con l’ultimo conteggio della Johns Hopkins University aggiornato a martedì 16 giugno, il totale dei morti a causa della pandemia negli Usa (116.854) ha superato quello della Prima guerra mondiale, in cui morirono 116.516 americani. In almeno 6 Stati, nelle ultime 24 ore, è stato registrato un record di nuovi casi di coronavirus. Preoccupano le scelte delle amministrazione locali, che hanno optato per la riapertura delle loro economie, nonostante la pandemia di coronavirus nel Paese non accenni a rallentare.

Coronavirus, la situazione in Brasile e India

Come accennato precedentemente il Brasile è ad ora il secondo Paese più colpito dal Covid-19: ha ormai superato quota 900 mila contagi e 45 mila decessi. Nelle ultime 24 ore, come reso noto dal ministero della Sanità del Paese è stato registrato un record di nuovi casi di coronavirus in Brasile con quasi 35mila nuovi infetti e 1.282 decessi, che aggravano il bilancio a 45.241. “Si tratta dell’aumento di positivi più alto in un solo giorno dallo scoppio della pandemia nel Paese tre mesi fa”, ha sottolineato il ministero della Sanità.
Preoccupa anche la curva epidemiologica dell’India. Nelle ultime 24 ore sono stati più di 2 mila i decessi con coronavirus: è un nuovo record di vittime che porta il bilancio complessivo di morti nel Paese a 11.903.

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