Coronavirus, Kyriakides: “Contagi in Ue -80% da picco 9 aprile”

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Mentre nel resto del mondo la prima ondata dell’emergenza coronavirus continua a preoccupare, soprattutto in Sud America, Stati Uniti e India, in Europa il numero di infezioni da Covid-19 è in calo costante. Della situazione del Vecchio Continente ha parlato la commissaria europea alla Sanità, Stella Kyriakides, dopo la videoconferenza con i ministri alla Salute dell’Ue. “Il numero di infezioni Covid 19 nell’Ue continua a diminuire. Come dimostra l’ultima valutazione dei rischi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, a partire dal 9 giugno l’incidenza di 14 giorni nell’U è diminuita dell’80% dal picco del 9 aprile“, le sue parole.

Infezioni da coronavirus in calo, ma vietato abbassare la guardia

Nonostante il trend positivo, ovviamente, è del tutto vietato abbassare la guardia per evitare il presentarsi di una seconda ondata, che potrebbe avere conseguenze drammatiche per la sanità e l’economia dei paesi UE. “È chiaro tuttavia che la pandemia non è finita e non ne siamo ancora fuori – prosegue Kyriakides -. La vigilanza continua è d’obbligo e, se necessario, dobbiamo essere pronti a tornare indietro dall’allentamento delle misure. Una delle lezioni apprese è che l’Europa deve dare una priorità maggiore alla salute, anche attraverso maggiori investimenti nella sanità. Per questo, apriremo un nuovo capitolo della politica sanitaria dell’Ue e dei finanziamenti con il nostro nuovo programma EU4Health. Con un aumento del 2000% delle risorse finanziarie, rappresenta un’opportunità per fare qualcosa di più grande“.

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