Fase 2, riaprono i Musei Capitolini: “Continui rispetto delle regole”

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Con l’allentamento delle restrizioni per la Fase 2, riaprono a Roma i Musei Capitolini, la struttura museale pubblica più antica al mondo. Dopo oltre due mesi di chiusura forzata a causa delle restrizioni per combattere la pandemia di coronavirus, quindi, i visitatori possono finalmente tornare ad ammirare le grandi opere d’arte custodite all’interno della struttura. Grande soddisfazione è stata espressa da Luca Bergamo, assessore alla Crescita Culturale di Roma, che ha accolto personalmente il primo visitatore dei Musei nella mattinata di martedì.

Nuova attenzione alle misure di sicurezza

Per l’assessore il ruolo dei musei riveste una particolare importanza che va al di là della cultura: Finalmente si riparte con la riapertura del più antico museo civico italiano – ha dichiarato -. Penso che in questi giorni l’atmosfera sarà particolare perché non ci aspettiamo un gran numero di visitatori e chi verrà avrà la possibilità di ammirare le opere in un’atmosfera silenziosa. È un gesto importante quello di riaprire i musei: non solo perché sono luoghi in cui si custodisce il nostro passato, ma anche perché con la riapertura ci si sente ancor più parte di una comunità”.

“Roma ha vissuto con molto rigore il periodo della quarantena, ci aspettiamo che continui il rispetto delle regole – ha aggiunto Bergamo –. Abbiamo messo in campo tutte le misure necessarie, come ad esempio i termoscanner, perché la visita sia serena e non ci siano rischi per la salute sia per chi lavora sia per chi viene a visitare il museo”.

A Roma riaprono altri due musei

I Musei Capitolini non sono l’unica struttura culturale a riaprire nella Capitale: “Oggi apriamo anche Palazzo Braschi con la mostra di Canova – ha confermato l’assessore – e il Palazzo delle Esposizioni con la mostra di Jim Dine e quella di fotografia di Gabriele Basilico. Dal 2 giugno riapriremo tutto il sistema museale, compresa l’area archeologica dei Fori“.

È stato bello accogliere il primo visitatore stamattina – ha concluso Luca Bergamo –. Spero sia l’inizio di un cammino molto più sereno: siamo pronti a tornare indietro se necessario ma spero che non lo sia”.

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