Banksy, ‘smartworking’ al tempo del Coronavirus: graffiti in bagno

Banksy non è nuovo a scelte sorprendenti per diffondere la sua arte. In tempi di Coronavirus e relativa quarantena, però, i suoi graffiti non possono certo apparire in giro. Ma il misterioso writer di Bristol non si è perso d’animo e per la sua nuova opera, che riprende uno dei suoi temi più utilizzati, quello dei ratti, ha usato come base il bagno di casa. Un modo bizzarro di fare ‘smartworking’ per Banksy, che ha pubblicato il risultato sul suo profilo Instagram accompagnando l’immagine con una battuta: “Mia moglie odia quando lavoro a casa”.

 

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. . My wife hates it when I work from home.

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I ratti, un tema non nuovo

Sono cinque le foto pubblicate nel post di Bansky, una visione d’insieme e quattro dettagli. I ratti protagonisti spremono il tubetto del dentifricio, si arrampicano su specchi e lampade, urinano nel gabinetto. Non è la prima volta che l’artista inglese li utilizza come tema della sua arte: ispirandosi all’artista francese Blek Le Rat, Banksy ha iniziato la sua carriera disegnando proprio i roditori per le città dell’Inghilterra, accompagnandoli con frasi come “Perché non valgo nulla” o “La nostra ora sta arrivando”. L’interpretazione più diffusa è quella secondo cui i disegni di quel particolare animale continueranno a riapparire nonostante vengano cancellati, un po’ come succede per i topi nelle città.

La prima opera in quarantena

Quella pubblicata nelle ultime ore è la prima opera in quarantena del writer inglese. E’ trascorso un mese dalla sua ultima creazione, apparsa su un edificio del quartiere di Barton Hill a Bristol, la sua città natale: raffigurava una giovane ragazza con una fionda in mano, e in direzione del cielo una esplosione di colore rosso. Le autorità locali avrebbero poi rimosso l’opera appena 48 ore dopo.

 

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