UniCredit, area pesantissima sul titolo in Borsa: il crollo è verticale

Aria pesante intorno a UniCredit. L’amministratore delegato del gruppo bancario, Jean Pierre Mustier, ha infatti annunciato la propria decisione di non ricandidarsi per un terzo mandato. Una decisione figlia dei contrasti con il consiglio di amministrazione, a proposito della possibile acquisizione del Monte dei Paschi di Siena. E i mercati azionari stanno reagendo in maniera molto negativa alla novità.

La risposta della Borsa ai problemi di UniCredit

La giornata di contrattazioni di lunedì, infatti, si è conclusa con una perdita di quasi il 5% di UniCredit in Borsa. E il martedì è iniziato ancora peggio, dato che il titolo presenta un preoccupante -7% sul listino. Situazione opposta, invece, per il Monte dei Paschi di Siena. Mps ha chiuso il lunedì con un +3%, trasformatosi in un 5,4% nella mattinata di martedì.

Un vero e proprio terremoto quello che sta investendo UniCredit. L’addio di Mustier ha infatti pesantemente scosso le contrattazioni a Piazza Affari, con il titolo bancario al centro di vendite forsennate dopo non essere riuscito a fare prezzo nelle primissime battute. Un dato da rimarcare con grande attenzione, visto che l’umore degli investitori è invece complessivamente alto in considerazione della ripresa del settore industriale cinese e della prospettiva dell’arrivo di un vaccino contro il Coronavirus.

Un novembre rinfrancante per le contrattazioni

Lo dimostrano i dati di Wall Street, dove il Dow Jones ha fatto registrare il miglior aumento mensile dal lontano 1987. E anche per Milano è stato un mese di novembre decisamente positivo, nel contesto di un’annata estremamente complicata. Il mese si è infatti concluso con un rimbalzo complessivo del +22,95%. Senza che i problemi di UniCredit inficiassero tale tendenza.

Peraltro anche la giornata di oggi sembra non presentare grossi problemi all’indice Ftse Mib di Borsa Italiana. Dopo la chiusura al -1,30% di lunedì, infatti, il martedì si è aperto con un rinfrancante +0,3%. Il tutto in una giornata dominata dalla corsa alla vendita dei titoli UniCredit, ma che fortunatamente non ha scatenato il panico nell’intero sistema.

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