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ECONOMIA

Logistica, dalla carenza di personale alla trasparenza dei contratti: ecco le 6 sfide che attendono il settore nel 2024

La logistica diventa sempre più importante tanto per l’economia italiana quanto per le persone che ne usufruiscono. A confermarlo ben 1,7 miliardi d’investimenti messi in campo nel 2023. Il tutto in un contesto in cui troppo spesso il settore viene accusato di scarsa trasparenza nella regolarità di contratti e appalti. Per contrastare questo fenomeno nasce la partnership tra TIAKI Logistics, la prima piattaforma che promuove lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera in ottica ambientale, sociale e di governance e ADAPT. Le sfide che deve affrontare il settore sono tante: dalla genuinità dei contratti di appalto alla carenza di personale, fino all’esplosione dell’e-commerce, che mette sempre più sotto pressione il comparto

Si stima che il mercato del trasporto merci e della logistica in Europa possa chiudere il 2024 con un fatturato poco superiore ai 1000 miliardi di dollari, per poi superare i 1200 miliardi nel 2029 con un tasso composito di crescita annuale nei 5 anni pari al +4,11%. Secondo il report di Mordorintelligence.com il mercato europeo dei trasporti e della logistica è dominato da paesi come Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Il governo tedesco ha recentemente allocato un fondo di 530 milioni di euro (578 milioni di dollari) per migliorare i ponti lungo la rete. Le tariffe di trasporto hanno anche registrato un aumento in Europa a causa dell’inflazione, della debolezza della domanda e della guerra in Ucraina.

I numeri in crescita non devono però far dimenticare i punti deboli di un settore che nel 2023 ha registrato circa 1,7 miliardi di euro di capitali investiti, 40% in meno rispetto al 2022. Nonostante la flessione la logistica si trova a giocare un ruolo chiave per l’economia e le persone sebbene, come confermato dalle molte notizie che circolano sulla stampa, non sempre ciò avviene tramite l’utilizzo di strumenti e prassi genuine nell’ambito di filiere produttive sempre più lunghe tramite il ricorso a esternalizzazioni.

Recentemente si è parlato di frodi fiscali con mancato versamento di contributi e mancato pagamento dell’Iva nei cosiddetti pseudo-appalti, lavoratori assunti ma costretti a rinunciare al trattamento di fine rapporto o ad una corretta retribuzione. Non mancano poi le indagini sul caporalato, sulle catene di fornitura e subfornitura che nascondono casi di somministrazione di manodopera irregolare. Le criticità da affrontare sono tante e non risolverle rischia di attirare sempre meno investitori.

Da inizio marzo 2024 il Governo ha messo in campo un’ulteriore stretta inasprendo le sanzioni penali per la somministrazione illecita di manodopera (d.l. n. 19 del 2 marzo 2024). L’intento è quello di garantire maggiore protezione ai lavoratori e una concorrenza leale tra le imprese. La somministrazione di manodopera se effettuata da parte di soggetti non autorizzati, come ad esempio con pseudo-appalti o distacchi fittizi, è punita con l’arresto fino a un mese o in alternativa con un’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore e per ogni giornata di lavoro. Sanzione che riguarda tanto il somministratore non autorizzato quanto l’utilizzatore. La logistica da tempo cerca di contrastare questa problematica anche grazie a strumenti come TIAKI Logistics, la prima piattaforma che promuove lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera in ottica ambientale, sociale e di governance elaborata da EETRA srl SB, specializzata nella consulenza strategica per le imprese in ambito ESG, su impulso di Assologistica. Un progetto ambizioso, pensato per le peculiarità del settore, con la finalità di promuovere regolarità e sostenibilità lungo l’intera filiera.

Ora si ingrandisce grazie all’ingresso di ADAPT, che, promuovendo da anni studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro, porta la propria esperienza pluriennale nell’ambito dei servizi d’assistenza progettuale ad aziende, professionisti, sindacalisti e operatori delle relazioni industriali, per orientarsi nelle complesse questioni giuridiche connesse alla gestione quotidiana dei rapporti di lavoro e dei contratti di appalto e subappalto. Questa collaborazione intende offrire alle aziende interessate una prima valutazione sulla genuinità dei propri appalti al fine di fare chiarezza e dare maggiori certezze ai contratti stipulati. Tramite un servizio di valutazione dedicato (tiakilogistics.com) le aziende potranno comprendere il livello di rischio al quale si espongono nell’ambito delle filiere di esternalizzazione attuate ottenendo altresì indicazioni e suggerimenti su come migliorare i propri contratti di appalto e subappalto.

“In qualità di ADAPT abbiamo stabilmente collaborato nel corso del tempo con una vasta gamma di attori chiave nel panorama della logistica, riconoscendo appieno l’importanza cruciale che questo settore riveste per l’economia e il mercato del lavoro italiano e che per questo desta inevitabilmente un forte interesse in chi come noi si occupa di lavoro e relazioni industriali, anche con riferimento ai fenomeni di esternalizzazione. Per questa ragione riconosciamo e apprezziamo il valore del progetto ideato da TIAKI Logistics e della significativa partnership che insieme stiamo costruendo – dichiara Francesco Seghezzi, Presidente ADAPT – L’obiettivo comune è quello di offrire un supporto sempre più completo ed efficace alle aziende nella gestione delle molteplici criticità che caratterizzano gli appalti in questo settore, ampio ed estremamente complesso. In questo senso il nostro contributo in tema di valutazione della genuinità dei contratti è finalizzato alla tutela di lavoratori e imprese, per favorire il rafforzamento di un mercato del lavoro più giusto e sicuro”.

“Sebbene il settore della logistica abbia compiuto progressi significativi nelle soluzioni di efficientamento energetico e diminuzione dell’impatto ambientale, ci sono ancora molte sfide da affrontare per quanto riguarda i parametri sociali – dichiara Martina Castoldi, cofondatrice di Tiaki Logistics – Diritti dei lavoratori, condizioni contrattuali, salute e sicurezza, equità nell’accesso ai servizi: sono questi i temi dove c’è ancora molta strada da percorrere. La nostra collaborazione con ADAPT vuole dare un segnale in questo senso e fornire uno strumento facile e digitale per implementare la regolarità e il benessere sociale”.

Ecco quindi nel dettaglio le 6 sfide che il settore della logistica dovrà affrontare in questo 2024:

  • RISPETTO DEI PARAMETRI ESG: dalla sostenibilità, con le aziende impegnate a ridurre l’impatto ambientale, alla legalità fatta di contratti e appalti in regola. Rispettare i parametri ESG può aiutare ad attirare investimenti.
  • RISPETTO DELLA GENUINITÀ DELLE ESTERNALIZZAZIONI: dalla gestione di contratti di appalto e subappalto genuini, al rispetto della normativa antinfortunistica, fino al controllo dei corretti adempimenti da parte di appaltatori e subappaltatori verso i lavoratori impiegati nell’appalto.
  • CARENZA DI MANODOPERA: l’assenza di autisti è solo una delle mancanze. Il personale ha bisogno della giusta formazione. Le aziende devono investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale per attirare e trattenere i migliori talenti.
  • INNOVAZIONE E TECNOLOGIA: la logistica non è certo esclusa dalla diffusione dell’intelligenza artificiale che può diventare fondamentale nella pianificazione e nella gestione delle scorte. Ma ciò deve essere fatto nel rispetto della normativa di riferimento e coniugando tale esigenza di sviluppo con la genuinità di eventuali appalti e subappalti presenti.
  • BOOM DELL’E-COMMERCE: le consegne a domicilio aumentano sempre di più creando sfide per la logistica dell’ultimo miglio. Di conseguenza aumentano anche i resi, un incarico da gestire con il loro costo e il loro impatto ambientale.
  • SICUREZZA INFORMATICA: la logistica è un settore bersaglio per gli attacchi informatici. Le aziende devono investire nella sicurezza informatica per proteggere i loro dati e sistemi.
Redazione

La redazione di newsby è composta da giornalisti e video giornalisti attivi su tutto il territorio nazionale, con presidi su Roma, Milano, Torino, Napoli e, all’estero, a Bruxelles/Strasburgo per i lavori del Parlamento Europeo.

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