Green Bond dell’Unione europea, è subito boom: ecco di cosa si tratta

In data 12 ottobre l’Unione europea ha lanciato sul mercato il maxi green bond inaugurale, che immediatamente ha fatto impazzire i mercati. L’emissione a lungo termine dell’obbligazione, che alimenterà il Next Generation Eu, ha già fatto registrare ordini record per oltre 135 miliardi di euro. Lo conferma l’Ansa.

Che cosa sono i green bond dell’Unione europea

I green bond rientrano in un programma Ue da 250 miliardi di euro di vendita, pari al 30% dell’emissione totale di Next Generation Eu. Il programma andrà ultimato entro il 2026. La singola emissione, del valore di 12 miliardi di euro, ha una durata di 15 anni. E il successo dell’operazione consentirà alla Ue di risparmiare sugli interessi, collocando il titolo con un rendimento inferiore rispetto a quanto previsto inizialmente.

A condurre l’operazione green bond sono state BofA, Credit Agricole, Deutsche Bank, Nomura e Td Securities. Tutti i proventi derivanti dalla messa in mercato dell’obbligazione verde entreranno nelle casse degli Stati membri. Questi ultimi potranno quindi utilizzarli per la spesa a favore dell’efficienza energetica, l’energia pulita e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Regole precise e stringenti per gli Stati membri

Come detto, i green bond sono emessi direttamente dall’Unione europea e servono a finanziare una cospicua fetta di Next Generation Eu. Nel concreto si tratta del pacchetto da 750 miliardi di euro lanciato da Bruxelles per favorire la ripresa dell’economia Ue dalla crisi pandemica. Ogni obbligazione dovrà rispondere ad alcuni criteri fissati dalla Commissione per verificare che l’impatto dei finanziamenti sia davvero a beneficio della svolta green dell’Europa.

Per essere più chiari, gli Stati membri che usufruiranno delle quote di risorse destinate loro dal Recovery Plan e garantite dal green bond, dovranno rendere conto dei loro investimenti. Tali fondi dovranno corrispondere in tutto e per tutto a vere spese green, da dimostrare successivamente alla stessa Commissione europea. La rendicontazione ruoterà intorno a nove categorie. Tra esse figurano energia pulita, efficienza energetica e trasporti puliti.

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