Fisco, confermata la pace fiscale: rimandate le rate del 1 marzo

In una nota, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha oggi annunciato che la proroga per la scadenza di pagamento delle rate inerenti la pace fiscale. Il provvedimento sarà effettivo sia per quelle relative al 2020 che per la prima rata della rottamazione ter del 2021.

Non c’è ancora la scadenza per le prossime rate

Nel comunicato stampa però il MEF non ha precisato la nuova data, che sarà probabilmente fissata nei prossimi giorno, entro la quale si dovranno saldare le rate rinviate.

Il provvedimento è in redazione

Il provvedimento dovrebbe essere in corso di redazione proprio in queste ore. Tale proroga entrerà comunque in vigore successivamente al 1 marzo 2021. Anche i pagamenti non intervenuti entro la scadenza in essere saranno considerati tempestivi, a patto che siano effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto.

Quando scadono le rate

roroga rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle: slitta la scadenza del 1° marzo 2021

La rottamazione ter delle cartelle del quale si sta occupando il Ministero dell’Economia e delle Finanze riguarda quindi sia le rate scadute nel corso del 2020 (sospese dal decreto 137/2020), sia quelle del saldo e stralcio delle cartelle.

Per la Rottamazione Ter le scadenze ordinarie erano: 28 febbraio, 21 maggio, 31 luglio, 30 novembre 2020 e 1 marzo 2021. Tutte rimandate al 1 marzo 2021.

Per saldo e stralcio, con scadenza originaria al 31 marzo e 31 luglio 2020, la scadenza era stata prorogata al 1 marzo 2021.

Il comunicato

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che è in corso di redazione il provvedimento che differirà il termine del 1° marzo 2021 per il pagamento delle rate della “rottamazione-ter” (articoli 3 e 5 del DL n. 119/2018) e del “saldo e stralcio” (art. 1 commi 190 e 193 della Legge 145/2018). Il termine riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.​ Il provvedimento entrerà in vigore successivamente al 1° marzo 2021 e i pagamenti, anche se non intervenuti entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto​”. Questo quanto si legge nel Comunicato Stampa N° 36 del 27/02/2021 pubblicato sul sito del MEF.

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