Energia solare contro il caro bollette: il modello sostenibile di FICO, il parco del cibo di Bologna

La crisi energetica sta condizionando pesantemente le scelte di consumatori e imprese, che devono far fronte a bollette aumentate fino a cinque volte rispetto al 2019, prima della pandemia.
Considerando che ristorazione e turismo sono tra i settori più esposti e colpiti dal caro energia, in questo periodo storico FICO si mostra come un caso studio unico nel suo genere.

Nonostante la grandezza dell’edificio e la particolare destinazione d’uso (con la presenza di giostre, oltre 26 ristoranti, padiglioni multimediali, fabbriche e laboratori alimentari ecc..) suggeriscano l’idea di una struttura particolarmente energivora, FICO è un Parco tematico sostenibile per diverse caratteristiche uniche al mondo nel settore dei parchi tematici e divertimento.

Un impianto fotovoltaico di circa 55.000 mq – il più vasto in Europa installato su tetto – consente infatti al Parco di soddisfare circa il 45%-50% del proprio fabbisogno energetico grazie all’energia solare (una quantità di energia sufficiente a illuminare più di 2000 abitazioni), permettendo così un risparmio economico e ambientale ancor più significativo in questo periodo. Una ripresa dal drone dell’impianto è disponibile a questo link.

L’edificio è in gran parte fatto di legno con sistemi avanzati di teleriscaldamento e non viene utilizzato gas: tutte le cucine degli operatori del Parco, infatti, sono elettriche e a induzione, svincolando di fatto FICO e le imprese che lo popolano dai costi e dall’austerità energetica del gas inasprita dagli attuali conflitti geopolitici.

Oltre a questi vantaggi strutturali, inoltre, i ristoratori di FICO (consorzi di tutela, fabbriche alimentari, ristoranti e street food) possono beneficiare di spazi gratuiti e operare senza un canone di locazione fisso e senza dover pagare bollette. Un vantaggio competitivo unico nel suo genere in una fase storica in cui l’intero settore della ristorazione sta alzando i prezzi al pubblico a causa dei rincari tra materie prime e utilities.

“Mentre in tutta Italia bar e ristoranti sono in grandi difficoltà per i costi da sostenere in questo periodo di crisi, dentro FICO i ristoratori non subiscono il caro bollette grazie al modello energetico virtuoso del Parco” spiega Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di FICO Eataly World. “FICO è un esempio di sostenibilità non solo per le sue caratteristiche strutturali, ma anche per l’impiego di materiali compostabili da parte di tutti i suoi operatori e per il suo sistema circolare “a metro 0”: le eccellenze alimentari prodotte dalle fabbriche di FICO vengono infatti utilizzate e somministrate da tutti i ristoratori delle diverse aree: una sorta di grande mercato condiviso, proprio come nelle tradizionali comunità contadine”.

Tutti questi fattori mostrano come una strategia sostenibile come quella adottata da FICO possa generare benefici collettivi, soprattutto in momenti di crisi.

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