Elon Musk e il folle tweet che gli è costato 14 miliardi di dollari

Un semplice tweet, costato la bellezza di 14 miliardi di dollari. Lo ha postato venerdì Elon Musk, proprietario della società tecnologica Tesla e che ci ha rimesso 3 miliardi di tasca propria.

Difficile dare una spiegazione a ciò che è successo. Elon Musk, dal nulla (o out of nowhere, come dicono negli States) ha diffuso sui social una sua controversa opinione. “Il valore delle azioni di Tesla è troppo alto, secondo me“, si è limitato a scrivere. Presto detto, i mercati hanno immediatamente reagito alla sua esternazione. E sul listino il titolo ha perso qualcosa come il 10%, passando in pochi minuti da 760 dollari a meno di 690.

Questo significa che la perdita di capitalizzazione ha toccato 14 miliardi (ossia il valore complessivo delle azioni di Tesla). Elon Musk, che da solo ne possiede il 21%, si è invece impoverito di qualcosa come 3 miliardi.

I precedenti social di Elon Musk

Che Elon Musk a volte ceda alla tentazione di scrivere sui social quello che pensa senza troppi filtri è cosa nota. Avvenne ad esempio nel 2018, anno in cui comunicò il ritiro di Tesla da Wall Street, evento mai verificatosi. Fu in quella circostanza che la Sec (agenzia statunitense di controllo sulla Borsa) stabilì che le informazioni da lui rilasciate via social sarebbero dovute passare attraverso una commissione esterna, se contenenti informazioni che possano turbare i mercati.

Il tweet sul presunto valore troppo alto delle sue stesse azioni, a sua volta, non è caduto nel vuoto. Addirittura il ‘Wall Street Journal’ ha contattato via e-mail lo stesso Elon Musk per scoprire se il post fosse uno scherzo malriuscito o il frutto di un attacco informatico. “No“, è stata la lapidaria risposta dell’imprenditore sudafricano.

Perché quel post? L’opinione degli analisti

Gli analisti si stanno quindi interrogando sullo scopo dell’iniziativa apparentemente sconsiderata di Elon Musk. Di fatto, secondo il professore della Columbia University John Coffee, il miliardario non va criticato. Si è infatti limitato a esprimere una semplice opinione, peraltro affermando il vero.

Il docente ha spiegato alla ‘CNN’ che il suo comportamento va anzi elogiato: si tratta di fatto di un suggerimento agli investitori, che in questo modo possono risparmiarsi il rischio di puntare i propri risparmi su una potenziale “bolla”. Un titolo, in altri termini, su cui la fiducia è eccessiva e non corroborata dalle effettive previsioni di successo dell’azienda di riferimento.

Sia quel che sia, la certezza al momento è una soltanto: l’eccessiva sincerità di Elon Musk ha già avuto un costo salatissimo.

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