Bonus casa: le agevolazioni confermate per il 2022

Dal Documento programmatico di bilancio, approvato all’unanimità dal Cdm e inviato a Bruxelles, arriva la riconferma di quasi tutti i bonus casa, già attivi, anche per il 2022. Questo è un primo passo per la Manovra fiscale del nuovo anno, che dovrebbe mobilitare oltre 23 miliardi di euro.

Riconfermati diversi bonus, dalla prima casa per gli under 26 al sismabonus

Tra i bonus riconfermati quello per la prima casa per gli under 36. Questo riguarderà i soggetti con un Isee fino a 40mila euro e, al momento, è valido per gli acquisti fino a giugno 2022. L’agevolazione consiste nella cancellazione delle imposte ipotecarie, catastali e di registro. Ma anche per quanto riguarda la concessione di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva.

Riconfermata la proroga dell’econobonus, che sarebbe scaduta alla fine del 2021. Il bonus comprende tutti quei lavori che riguardano il miglioramento energetico dell’abitazione, con uno sconto pari al 65%. In alcuni casi, questo sconto può arrivare anche al 75%. Nel bonus rientrano: gli interventi di risparmio energetico e le prestazioni professionali. Tra i bonus riconfermati nel Documento programmatico di bilancio, anche il sismabonus. Questo, in scadenza a fine 2021, consiste in detrazioni per le spese relative a lavori per interventi antisismici. L’agevolazione può arrivare fino ad uno sconto dell’85% sulla spesa totale. A incidere su di esso il tipo di edificio in cui è effettuato l’intervento e la zona sismica in cui si trova l’immobile. Lo sconto sarà ripartito in cinque quote annuali, di pari importo.

Ad essere riconfermati sono anche il bonus ristrutturazioni e il bonus verde. Per il primo confermata la detrazione del 50%, da dividere in 10 quote annuali, per la ristrutturazione di bagni e impianti e per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Per quanto riguarda il secondo, invece, confermato il bonus per i lavori di ammodernamento degli spazi verdi, con l’aliquota del 36% e detrazione che si applica su una spesa massima di 5mila euro. Nel testo del Dpb presente anche il bonus mobili, valido per una spesa fino a 16mila euro. Questo riguarda l’acquisto di elettrodomestici di classe A+ o superiore e mobili di vario tipo, destinati ad un immobile in ristrutturazione.

Superbonus 110%, ecco come potrebbe cambiare

Nel Documento programmatico di bilancio non appare invece il superbonus 110%. Questo, però, secondo quanto riportato da Daniele Franco, ministro dell’Economia, sarà confermato fino alla fine del 2023. Saranno infatti apportate delle modifiche per diminuire il suo peso sulle finanze pubbliche. Secondo quanto emerso, infatti, il superbonus 110% non potrà più essere utilizzato per ristrutturare le villette unifamiliari, ma solo per lavori riguardanti condomini e case popolari. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di far scenedere progressivamente il bonus. Quindi, mantenerlo al 110% nel 2023, per poi ridurlo al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Ad esaurirsi, invece, alla fine dell’anno corrente sarà il bonus facciate, utile per intervenire sulla facciata di casa, per lavori in cui sono comprese puliture e tinteggiature.

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