Giornata mondiale dell’alimentazione, com’è nata e perché è importante

L’insediamento di questo evento risale a novembre 1979, ma le sue origini risalgono al 1945. Il 16 ottobre di quell’anno, nel Quebec, un gruppo di nazioni si unì per creare l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, nota come FAO. L’obiettivo principale di questa organizzazione era di modificare il sistema alimentare globale per risolvere le questioni di fame e malnutrizione.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è stata istituita con l’obiettivo nobile di ridurre le disparità fra le nazioni riguardanti questioni alimentari.

Per quanto riguarda l’organizzazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’evento è gestito dalla FAO che identifica anche un tema specifico per ogni anno. Questo tema guida la creazione e l’organizzazione di vari eventi, seguendo sempre il filo conduttore che varia ogni anno basato sui problemi alimentari cruciali dell’agenda globale.

Per il 2023, il tema scelto è “L’acqua è vita, l’acqua ci nutre. Non lasciare nessuno indietro.”

Il consumo di cibo e acqua, un approfondimento per la Giornata mondiale dell’alimentazione

A partire dal 1960, la richiesta mondiale di acqua si è più che duplicata e si stima che crescerà dal 20 al 25% entro il 2050. L’agricoltura è uno dei settori che consuma di più l’acqua, rappresentando il 72% del consumo totale di acqua dolce nel mondo. L’elevato ritmo di consumo porterà ad una riduzione del 20% delle risorse d’acqua potabile pro capite.

La situazione è inquietante, ma diventa ancora più seria se si prendono in considerazione altri fattori di destabilizzazione globale, come l’aumento demografico, l’urbanizzazione e i cambiamenti climatici. Le statistiche e le ricerche scientifiche lanciano un allarme alla popolazione mondiale sulla necessità urgente di sfruttare meno e gestire in modo più efficace le risorse idriche.

Circa il 25% della popolazione globale risiede attualmente in nazioni in cui è presente una vera e propria crisi di acqua. Nazioni quali il Bahrain, Cipro, il Kuwait, il Libano, l’Oman e il Qatar patiscono notevolmente a causa del rapporto ormai squilibrato tra la scarsità dell’acqua disponibile e una domanda crescente, legata all’uso residenziale, agricolo e industriale dell’acqua. Il Medio Oriente e l’Africa del Nord sono le zone più colpite, con gran parte della popolazione (83%) a rischio di grave stress idrico.

Tuttavia, sarebbe errato considerare la mancanza d’acqua come un problema circoscritto soltanto a territori lontani. Le ricerche sul riscaldamento globale mostrano che la questione coinvolge l’intero pianeta. Infatti, tra le prime 20 nazioni che patiscono a causa di tale crisi, troviamo anche due paesi europei: il Belgio e la Grecia.

Questo scenario provoca, inoltre, problematiche a livello geopolitico. Se l’acqua si trasforma in una risorsa scarsa, la competizione per ottenerla inevitabilmente si intensifica, portando alla genesi di conflitti diplomatici e guerre. Senza tralasciare le ripercussioni che questa situazione comporta – e comporterà sempre di più in futuro – sui flussi migratori dal Sud verso il Nord del mondo.

Nell’attuale contesto, l’acqua rappresenta una problematica rilevante. La celebrazione della Giornata dell’Alimentazione sottolinea l’importanza di una gestione oculata dell’acqua per la salvaguardia del nostro Pianeta e per la costruzione di una comunità giusta. Essa ha il potenziale di promuovere metodi agricoli e produzione di energia rispettosi dell’ambiente, mantenere condizioni salutari di vita per le persone, e combattere contro il surriscaldamento del clima. Questi risultati sono realizzabili mediante una conduzione efficiente e sostenibile delle risorse idriche.

E’ dunque necessario implementare tecniche agricole che richiedano minor utilizzo d’acqua, assicurando allo stesso tempo che tale bene indispensabile sia distribuito in modo equo. Così facendo, eviteremo che alcune zone del mondo siano condannate a una discesa verso la povertà.

Ogni individuo ha un ruolo da svolgere in questa dinamica. Spesso diamo per scontato che l’acqua sia una risorsa facilmente accessibile.

Giornata mondiale dell’alimentazione: ecco come contribuire alla conservazione dell’acqua

Le abitudini alimentari e i metodi di produzione degli alimenti possono influire sulle risorse idriche. La Giornata dell’Alimentazione suggerisce alcune misure per ottimizzare l’uso dell’acqua quotidiana.

Adotta un regime alimentare che tenga in considerazione le risorse idriche. Preferisci sempre frutta e verdure stagionali, in quanto necessitano di meno acqua per la loro produzione. Se possibile, aggiungi alla tua dieta alimenti come legumi, miglio e frutti secchi: oltre ad essere una scelta sostenibile per il pianeta, ti permettono di variare i tuoi pasti.

Consuma più alimenti freschi. Durante la spesa, prediligi il cibo fresco: solitamente è più nutritivo e la sua produzione implica minor utilizzo d’acqua rispetto a bevande e alimenti ultra-processati. Una dieta equilibrata e nutriente è fondamentale per mantenere la salute, favorire la biodiversità e garantire la salute dell’ambiente.

Diminuisci gli sprechi di cibo. La produzione alimentare richiede grandi quantità di acqua. Lo spreco di cibo si traduce in spreco di risorse idriche. Organizza i tuoi pasti con una lista della spesa, acquistando solo ciò che è necessario per minimizzare gli sprechi. Puoi anche riutilizzare gli avanzi per crearne nuove ricette o fare compost, se hai lo spazio per farlo.

Acquista pesce sostenibile. I mari sani proteggono la vita, fornisco alimenti e salvaguardano la biodiversità. Quando consumi pesce in compagnia di amici e familiari, fai scelte sostenibili: opta per pesce pescato o allevato in modo rispettoso dell’ambiente, con un marchio di garanzia o l’etichetta “eco”.

Evita lo spreco d’acqua. Cerca di fare docce più rapide, ripara qualsiasi perdita dall’impianto idraulico, non lasciare che l’acqua scorra senza motivo e, per irrigare le piante, usa acqua piovana o quella usata per cucinare le verdure. Questi sono solo alcuni modi per essere più consapevole del consumo d’acqua.

Non contaminare l’acqua. Minimizzando l’inquinamento, ne gioverà l’ambiente. Evita di eliminare nel lavandino avanzi di cibo, oli, farmaci e composti chimici.

Riduci l’uso di energia elettrica. La produzione di energia necessita dell’uso abbondante d’acqua: acquista apparecchiature ad efficienza energetica, spegni le luci quando esci da una stanza e disattiva i tuoi dispositivi elettronici, come il telefono, il computer o il tablet, quando non ne hai bisogno.

Fai acquisti in modo responsabile. Non comprare tessuti sintetici, come il poliestere o le fibre acriliche, che emettono microplastiche che non vengono fermate dai filtri durante il lavaggio e finiscono nei nostri corsi d’acqua e nei mari, infiltrandosi poi nella catena alimentare.

Rimani informato. Cerca di informarti su notizie che offrono soluzioni a favore delle risorse idriche, mettendo in evidenza l’azione di individui o enti che fanno la differenza. Divulga queste informazioni con amici e familiari. Tutto ciò può incoraggiare il cambiamento

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