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A Verano Brianza, Comune in provincia di Monza, ci sono circa un migliaio di dosi di vaccino AstraZeneca in frigorifero. Inoltre c’è un palazzetto dello sport, adibito a centro vaccinale, dove poterle somministrare. Ma l’hub è chiuso da sabato pomeriggio, perché non ci sono le persone a cui inoculare le dosi.
Verano Brianza, la denuncia del sindaco
La denuncia arriva dal sindaco di Verano Brianza. Massimiliano Chiolo: “La prima parola che mi viene da dire è ‘stupore’. Perché fino a mercoledì scorso abbiamo lavorato bene, su liste da 450 persone al giorno. Poi magari non riuscivamo a somministrare il vaccino a 450 persone, perché capitava che qualcuno fosse scartato o qualcuno fosse assente. Però in genere alle 400 persone al giorno ci arrivavamo“.
Quindi la situazione a Verano Brianza è precipitata: “I problemi sono iniziati giovedì. Abbiamo iniziato ad avere liste da poche persone, arrivavano a un centinaio. Lo stesso è successo venerdì. Gli organizzatori, che non siamo noi, hanno sopperito alla cosa grazie a liste di volontari della zona. Provengono dal monzese e dal resto della Brianza. In questo modo hanno recuperato 400-600 persone a cui poter somministrare il vaccino“.
“Persa possibilità di dare vaccino a 1000 persone”
Ma ciò che ha fatto infuriare il sindaco di Verano Brianza è ciò che si è concretizzato nel fine settimana: “Sabato invece è arrivato lo stop da parte dell’Ats, che ci ha detto di tenere chiuso fino a martedì. Ma nel frattempo abbiamo perso qualcosa come un migliaio di vaccinati. In due giorni e mezzo un migliaio di somministrazioni di vaccino si potevano sicuramente fare“.
“Una perdita di tempo inaccettabile, ne sono amareggiato. Appena ho saputo della chiusura del centro ho subito chiamato Ats per chiedere spiegazioni. Mi è stato detto che le liste di persone da vaccinare con AstraZeneca erano esaurite. A quel punto, però, non vi è stato modo di inserire nelle liste per il vaccino qualche over 80 o altre categorie. Questo perché la gestione delle prenotazioni è ancora in mano a Aria S.P.A.“.
