Covid, vacanze rimandate: con la variante Delta boom di disdette

La variante Delta preoccupa i vacanzieri e mette a rischio le vacanze estive per molti. Con tre Regioni a rischio zona gialla e i nuovi casi in aumento, sono molti gli italiani che hanno già disdetto le prenotazioni. Il dato è emerso dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg sulla Fiducia dei viaggitori italiani, relativo a mese di luglio 2021.

Vacanze a rischio a causa della variante Delta

Secondo quanto emerso, il 34% dei 17 milioni di italiani pronti a partire per le vacanze ha dichiarato di aver già disdetto. Ma non solo. Perché il 66%, che non ha ancora disdetto, sarebbe pronto a disdire nel caso in cui la situazione epidemiologica peggiori. Gli italiani, quindi, a dispetto delle previsioni fatte nel mese di maggio, tenderanno a posticipare la partenza e accorciare le vacanze. Infatti, secondo quanto emerso, molti hanno già previsto villeggiature da 3-7 giorni o “short break” da massimo due notti.

A “spaventare” maggiormente gli italiani che decidono di disdire le vacanze non è il Green Pass, che entrerà in vigore il prossimo 6 agosto, ma la variante Delta. Infatti, secondo i dati emersi, il 79% degli intervistati è d’accordo sul fatto che a spaventare sia maggiormente il diffondersi della variante di Covid-19 nel nostro Paese.

Inoltre, anche quest’anno, come accaduto nel 2020, le vacanze sono in prevalenza in Italia. Infatti, nove italiani su dieci prediligono vacanze nel nostro territorio. Tra le mete preferite dagli italiani quest’anno: Toscana, Sicilia e Puglia. Infine, il 60% degli italiani prediligerà una vacanza al mare.

Dati a confronto: luglio 2020 vs luglio 2021

Secondo i dati pubblicati da Confcommercio nel periodo di luglio 2020, un anno fa circa il 46% degli italiani aveva già fatto una vacanza nel mese di giugno o prevedeva di farla a luglio, agosto o settembre. A differenza dai dati pubblicati quest’anno, però, il periodo delle vacanze è stato più lungo. Infatti, l’anno scorso gli italiani hanno prediletto villeggiature di 9 notti, contro quelle da 3-7 notti del 2021.

A spaventare sul fronte partenze, rispetto al 2021, l’anno scorso gli italiani hanno rinunciato alle vacanze a causa del budget o delle ferie ridotte a causa del periodo del lockdown nei mesi di marzo-aprile 2020.

Come per il 2021, però, gli italiani anche nel 2020 hanno prediletto le vacanze in giro per lo stivale. Infatti, l’anno scorso, il 96,2% della popolazione è rimasta in Italia. Inoltre, anche il mare si è confermato nel 2020 meta preferita, seguita dalla montagna.

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