Spid obbligatorio dal 1° ottobre: per quali servizi è previsto

Da domani, venerdì 1° ottobre, lo Spid diventerà lo strumento essenziale per accedere ai servizi in rete della pubblica amministrazione. In alternativa, sarà possibile utilizzare la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns). Le credenziali Spid, Cie e Cns saranno fondamentali per accedere ai servizi dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia entrate-Riscossione. Per imprese e professionisti restano invece valide le credenziali Fisconline e Entratel.

Spid, che cos’è e come si richiede

Lo Spid rappresenta l’identità digitale di ogni cittadino e si compone di username e password. In questo modo può accedere in sicurezza a tutti servizi digitali offerti dalla Pubblica Amministrazione. Possono richiedere lo Spid tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni. Basta avere un documento di riconoscimento in corso di validità, la tessera sanitaria, il codice fiscale, un indirizzo mail e un numero di cellulare. Sono diversi gli “identity provider” accreditati a fornire la Spid con modalità di registrazione differenti, a pagamento o gratuite. Una volta scelto l’identity provider, bisogna registrarsi sul sito del gestore ed eseguire i seguenti passaggi: inserimento dei dati anagrafici, creazione delle credenziali Spid e riconoscimento.

Non solo Spid: le altre credenziali digitali

Altri strumenti a disposizione del cittadino per accedere ai servizi digitali sono la Carta di identità elettronica e la Carta Nazionale dei servizi. Possibile richiedere la Cie al proprio Comune di residenza alla scadenza della propria carta di identità, oppure in seguito a smarrimento, furto o deterioramento. Ha un costo di 17,69 euro, oltre i diritti fissi e di segreteria. La Carta Nazionale dei Servizi è invece un dispositivo dotato di chiavetta usb o smart card dotata di microchip con la possibilità di accedere ai servizi digitali della Pa.

 

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