Roberta Ragusa, la richiesta choc di Antonio Logli dal carcere: non può essere vero

Roberta Ragusa, la richiesta di Antonio Logli dal carcere è davvero incredibile: non può essere vero, ecco di cosa si tratta

Alcuni fatti di cronaca diventano mediatici  ed attirano l’attenzione dei telespettatori che seguono con passione gli aggiornamenti. Proprio come nel caso Roberta Ragusa, scomparsa nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012, a quel tempo il matrimonio con Logli era già in crisi. Oggi l’uomo si trova in stato di per l’omicidio della moglie, e proprio dal carcere ha fatto una richiesta choc.

Roberta Ragusa, la richiesta choc di Antonio Logli dal carcere: non può essere vero
Roberta Ragusa, la richiesta choc di Antonio Logli dal carcere: non può essere vero – Newsby

Dopo la scomparsa, sono stati resi noti dal settimanale Giallo, alcuni frammenti delle pagine del diario della donna, contenenti la cronaca di un amore che già da tempo non funzionava più. Una delle pagine del diario della donna si aprivano con : “Oggi è il nostro quarto anniversario di matrimonio…niente da festeggiare, per carità, Antonio se n’è andato senza neanche dirmi ciao”.  

Cosa è successo?

La storia di una donna, Roberta, che nella vita faceva l’imprenditrice e aveva solo 44 anni e si era sposata con Antonio Logli a soli 28 anni. Spesso nelle pagine del diario si poteva leggere come la perdita di un terzo figlio abbia segnato silenziosamente la vita di Roberta , che di certo non trovava consolazione da suo marito.

I due abitavano insieme in una villa in provincia di Pisa, collocata nella frazione di Gello, a San Giuliano Terme, insieme ai loro due figli, per i quali fu assunta anche una babysitter. Antonio era titolare di una scuola guida e gli affari andavano bene. Succede che, tra Logli e la baby sitter Sara Calzolaio, il rapporto si fa sempre più stretto tanto che i due si vedono anche in privato, inizialmente in qualità di amici e successivamente in un rapporto extraconiugale. Questo rapporto, però, terminerà con la scomparsa di Roberta nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012.

L’uomo, però, si è sempre dichiarato innocente, affermando che prima di andare a dormire, aveva lasciato Roberta in cucina a compilare la lista della spesa. Il giorno dopo della moglie non vi sono state più tracce, una versione che non ha mai confermato agli inquirenti.

Una testimonianza che cambia tutto

Vi fu anche una testimonianza di un giostraio che disse agli inquirenti di aver visto il Logli intorno a mezzanotte discutere con una donna; una discussione tutt’altro che tranquilla, in quanto l’uomo sembrava su di giri e la donna molto impaurita in cerca quasi di un aiuto. Secondo le ricostruzioni, quella notte la Ragusa avrebbe scoperto il tradimento del Logli con la baby-sitter. 

Rino Sciuto,  in veste di maresciallo dei ROS ha collaborato alle ricerche, ha ipotizzato che: “Logli abbia agito in uno stato d’impeto, e preso dalla confusione, col corpo della moglie in macchina, potrebbe essersene disfatto a circa 700 metri dal luogo in cui li vide Loris Gozi, davanti alla scuola di paracadutismo militare dove c’era una fila di secchioni della spazzatura. Credo che possa essersi sbarazzato così del corpo di Roberta. gettandolo in un secchione, e che l’autocompattatore abbia fatto sparire le prove”.

Roberta Ragusa, la richiesta choc di Antonio Logli dal carcere: non può essere vero
La richiesta shock di Logli- Newsby

Logli è stato condannato a 20 anni di carcere per omicidio e occultamento del cadavere della moglie Roberta Ragusa, il 10 luglio del 2019. Nel 2020, è arrivato il matrimonio in carcere tra l’uomo e la babysitter Sara Calzolaio considerata dai giudici uno dei fattori alla base del delitto che ha messo l’uomo in carcere.

La richiesta choc di Antonio Logli

Il lungo caso di cronaca, durato ben sette anni, ha acquistato di recente carattere di attualità poiché il nuovo avvocato di Antonio Logli, Andrea Vernazza, sostenendo che il giostraio avrebbe mentito.

L’udienza è avvenuta il 5 dicembre 2022  alla Corte d’Appello di Genova l’istanza di revisione di processo depositata dal difensore del Logli.

Secondo il difensore, le accuse del giostraio smentirebbero la sua verità ossia quella di di aver visto Antonio Logli litigare la notte della scomparsa dell’imprenditrice di Gello, a gennaio 2012, e rientrare a casa in auto.

La Corte di appello ha giudicato inammissibile l’istanza di revisione del processo, hanno ritenuto sciolta oggi la riserva e non hanno ritenuto sufficienti i nuovi mezzi di prova presentati dal pool difensivo. 

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