Qualità della vita: ecco dove si vive meglio in Italia

Ogni anno, la classifica sulla qualità della vita in Italia fornisce uno sguardo approfondito sulla situazione delle città e province del paese. L’edizione più recente, giunta alla sua 25ª edizione, è stata realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Vediamo alcuni dei punti salienti della classifica.

Lo scenario

La valutazione si basa su una metodologia completa che analizza nove dimensioni cruciali, ciascuna suddivisa in sottodimensioni e indicatori di base. Questa approfondita analisi fornisce una panoramica completa della situazione in diverse aree, offrendo insight preziosi per valutare il benessere complessivo delle comunità. Tra le nove dimensioni principali compaiono: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. Ogni dimensione è ulteriormente analizzata attraverso 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base. La ricerca rivela che la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 province italiane su 107, mantenendosi in linea con gli anni precedenti. Nel 2022 erano 64 e nel 2021 erano 63. Il 37,2% della popolazione italiana, pari a 21 milioni 909mila residenti, vive in territori caratterizzati da una qualità della vita scarsa o insufficiente. Se confrontato con i dati dell’anno precedente, si registra un lieve arretramento rispetto al 2022.

Crotone si posiziona all’ultimo posto della classifica (107esimo), confermando la sua posizione dal 2022. Al 105esimo e 106esimo posto si trovano rispettivamente Messina e Caltanissetta. Le prime tre posizioni della classifica sono occupate da Bologna al terzo posto, Milano al secondo posto e Bolzano al primo posto. Nel dettaglio:

Bologna: Riconferma la medaglia di bronzo dello scorso anno.
Milano: Passa dalla quinta posizione del 2022 al secondo posto, ma si colloca ultima nella categoria reati e sicurezza.
Bolzano: Dopo la medaglia d’argento nel 2022, si aggiudica il primo posto. La città altoatesina si distingue in diverse dimensioni, piazzandosi al primo posto per affari e lavoro, ambiente, popolazione e tempo libero e turismo.

La ricerca conferma la persistente frattura tra il Centro Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità. Le province del Centro Nord, appartenenti al cluster “metropoli”, mostrano una forte ripresa negli ultimi due anni, indicando una tendenza post-Covid.

Analisi delle dimensioni

Affari e Lavoro: Bolzano si distingue come il luogo migliore per affari e lavoro, riflettendo un’economia robusta e dinamica. Al contrario, Crotone continua a lottare su questo fronte.

Ambiente: Bolzano conferma la sua eccellenza nella qualità ambientale, seguita da città come Padova, Mantova e Milano. Al contrario, Catania chiude la classifica, sottolineando le sfide ambientali presenti in alcune aree.

milano qualità della vita
Immagine | unsplash @ouaelbensalah – newsby.it

Reati e Sicurezza: Ascoli Piceno si posiziona al primo posto per reati e sicurezza, mentre Milano si colloca all’ultimo posto in questa dimensione, evidenziando le differenze nelle dinamiche di sicurezza tra le città.

Sicurezza Sociale: Le province del Nord-Est, come Prato, Bolzano e Vicenza, guidano la classifica della sicurezza sociale, mentre Messina si trova all’estremità inferiore della graduatoria.

Istruzione e Formazione: Bologna si distingue per l’istruzione e la formazione, evidenziando l’importanza dell’accesso a risorse educative di qualità per la qualità della vita complessiva. Crotone continua a mostrare sfide in questo ambito.

Popolazione: Bolzano rimane la provincia con la migliore qualità della vita in termini di popolazione, mentre Oristano chiude la classifica.

Sistema Salute: Isernia guida la graduatoria del sistema salute, con Gorizia che si trova alla fine della classifica, sottolineando differenze nelle strutture sanitarie e nell’accesso alle cure.

Tempo Libero e Turismo: Siena mantiene la sua posizione al primo posto per il tempo libero e il turismo, suggerendo un’offerta ricreativa e turistica di alta qualità. Crotone, invece, si colloca all’ultimo posto in questa dimensione.

Reddito e Ricchezza: Milano si conferma come la provincia con il reddito e la ricchezza più elevati, mentre Crotone continua a lottare su questo fronte.

Implicazioni sociali ed economiche

La classifica sulla qualità della vita in Italia può avere diverse implicazioni sulle scelte di vita degli italiani a livello individuale e collettivo. Ecco alcune possibili riflessioni:

Migrazione Interna: La posizione di una determinata località nella classifica potrebbe influenzare le decisioni di migrazione interna. Le persone potrebbero essere spinte a spostarsi da regioni con una qualità della vita inferiore a quelle meglio posizionate, in cerca di migliori opportunità di lavoro, servizi, sicurezza e benessere complessivo.

Sviluppo Economico Locale: Le città e le province meglio posizionate potrebbero attrarre investimenti e imprese, stimolando lo sviluppo economico locale. Al contrario, le aree con una qualità della vita inferiore potrebbero affrontare sfide nel cercare di attirare investimenti e promuovere la crescita economica.

Scelte di Istruzione: Le famiglie potrebbero prendere in considerazione la qualità delle scuole e delle opportunità di istruzione nella scelta di dove stabilirsi. Località con buoni servizi educativi potrebbero essere preferite per garantire un ambiente di apprendimento adeguato per i loro figli.

Impatto sul Benessere Individuale: Individui e famiglie potrebbero sentire l’influenza diretta della qualità della vita sulla loro salute e benessere. Un ambiente con servizi sanitari accessibili, spazi verdi, bassi livelli di inquinamento e buona sicurezza potrebbe contribuire positivamente alla qualità della vita personale.

Sensibilizzazione e Attivismo: La consapevolezza delle differenze nella qualità della vita potrebbe portare a un maggiore attivismo e sensibilizzazione sulle questioni regionali. Le comunità potrebbero essere più propense a sollecitare interventi governativi per migliorare le condizioni di vita e affrontare specifiche sfide locali.

Riflessioni sul Modello di Sviluppo: La classifica potrebbe sollevare domande più ampie sulla distribuzione delle risorse e sul modello di sviluppo del paese. Ciò potrebbe portare a una riflessione più approfondita sulle politiche regionali e nazionali per garantire un benessere equo e sostenibile in tutto il territorio.

La classifica mette in luce la necessità di affrontare le disuguaglianze socio-economiche e di investire nelle regioni con scarsa qualità della vita. Le sfide nel Sud e nelle Isole richiedono strategie mirate per promuovere lo sviluppo economico, migliorare l’istruzione e garantire servizi sanitari adeguati. La comprensione di queste disparità è fondamentale per informare politiche mirate che riducano il divario tra le regioni e migliorino la qualità della vita per l’intera popolazione italiana.

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