‘Ndrangheta, 46 provvedimenti cautelari tra Italia e Francia

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Nella mattinata di oggi, martedì 15 settembre, i reparti dei carabinieri e della gendarmeria francese hanno compiuto decine di arresti in un’operazione internazionale di stupefacenti e armi, riciclaggio e favoreggiamento della latitanza di un appartenente alla ‘ndrangheta. In totale sono stati condotti 33 arresti in Francia ed emesse 13 ordinanze cautelari in Italia. Nel corso dell’operazione “Ponente” le forze dell’ordine hanno anche effettuato dei sequestri patrimoniali tra Italia, Portogallo e Francia per 900.000 euro. Infine, il Ros e la Géndarmerie hanno confermato il ruolo della ‘ndrangheta nel traffico internazionale di droga e nell’assistenza ai latitanti all’estero.

Favorita la latitanza di un membro della ‘ndrangheta

Tra i destinatari dell’ordinanza cautelare in Italia c’è anche il calabrese Carmelo Sgrò, in carcere dallo scorso 13 maggio. Uno dei reati di cui è accusato è relativo alla “copertura” nel 2017 della latitanza di Filippo Morgante, elemento di spicco della cosca dei Gallico. Secondo gli inquirenti faceva parte del “braccio armato” della cosca.  Morgante avrebbe partecipato attivamente alla faida con la ‘ndrina dei Bruzzise. Condannato a Reggio Calabria a 18 anni per associazione di tipo mafioso, minaccia, detenzione di armi clandestine e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, si era dato alla latitanza. Fino al momento del suo arresto, avvenuto a Roma nel 2018, era considerato dagli inquirenti il ‘reggente’ della cosca. Secondo quanto emerso dalle indagini del Ros e della Géndarmerie francese, Sgrò avrebbe favorito la latitanza di Morgante tra la Costa Azzurra e Imperia rifornendolo di denaro, documenti falsi e appartamenti.

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