Naufragio Lampedusa, individuata la barca capovolta: il video

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La Guardia Costiera di Lampedusa ha individuato il barchino che si è capovolto il 30 giugno scorso a largo dell’isola. Dopo due giorni di ricerche il relitto è stato trovato con l’ausilio di un Rov, un robot sottomarino in dotazione ai nuclei subacquei. Fornito di videocamera, il robot è stato calato nel fondale di 90 metri.

Continuano gli sbarchi a Lampedusa

Così gli uomini della Guardia Costiera hanno potuto visionare il luogo del naufragio dove è stato rinvenuto il corpo senza vita di un migrante (le immagini sono state eliminate per non urtare la sensibilità). Nei prossimi giorni proseguiranno le ricerche di eventuali dispersi.

Nel frattempo, continua l’ondata di sbarchi a Lampedusa. Nella notte tra ieri e oggi, la motovedetta Cp 309 della Guardia Costiera ha intercettato un barchino, con a bordo 14 tunisini. L’imbarcazione, di circa cinque metri, è partita verosimilmente dalla Tunisia.

Hotspot, oggi oltre 200 trasferimenti

Sempre stanotte, con un pattugliatore della Capitaneria sono stati trasferiti dall’hotspot, alla volta di Porto Empedocle, 78 minorenni. Altri 100 migranti sono stati trasferiti questa mattina con la nave di linea. Al momento nella struttura d’accoglienza sono presenti 666 persone a fronte di 250 posti disponibili.

A queste vanno aggiunti altri 24 tunisini, di cui quattro minori, arrivati in mattinata sull’isola con una barca in legno di circa sei metri direttamente a Cala Galera. A bloccare il gruppo sono stati i militari della Tenenza della Guardia di Finanza, che hanno poi sequestrato l’imbarcazione e trasferito l’equipaggio all’hotspot di Lampedusa.

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