Milano, voragine in pieno centro: al vaglio cantiere metropolitana

Una voragine in pieno centro a Milano, per l’esattezza in via Santa Sofia 8, lungo la cerchia dei Navigli. Si è aperta in mattinata, intorno alle ore 8:30, con i Vigili del Fuoco costretti a intervenire con sei squadre. Una palazzina di dodici piani è stata evacuata, con venti persone portate all’esterno dell’edificio. Sul luogo sono accorse anche Polizia locale e Protezione civile.

Milano: disavventura per Klaus Davi e 20 cittadini

Diverse persone hanno avuto difficoltà a uscire dalla porta di casa, specie chi risiede nei piani più bassi del centralissimo palazzo di Milano. Una donna è stata quindi aiutata a uscire dalla finestra. Tra gli evacuati anche Klaus Davi, noto giornalista e massmediologo. “I vigili del fuoco ci hanno comunicato che stanotte dovremo dormire fuori. Non mi sono stupito che questo sia accaduto. I sussulti e i movimenti del palazzo si sono avvertiti durante questi anni ogni volta che si procedeva con i lavori“, ha spiegato.

Il cantiere della Metropolitana e le vecchie avvisaglie

Secondo le prime ricostruzioni, il cedimento sarebbe da ricondurre ai lavori in corso per ultimare la galleria della nuova linea della metropolitana di Milano. Si tratta della M4, destinata in particolare a collegare il centro cittadino con l’Aeroporto di Linate. La galleria è infatti adiacente al piano -2 dell’edificio. La causa scatenante sarebbe invece la rottura di una congiunzione tra la tubatura principale dell’acqua potabile e i tubi privati degli appartamenti.

Al lavoro anche i tecnici del cantiere, allo scopo di capire se effettivamente il cedimento sia da ricondurre alle operazioni di scavo. In effetti l’area era già monitorata da tempo, dato che un primo cedimento del terreno risale addirittura all’8 luglio 2019. Nei paraggi della voragine erano infatti già da tempo presenti delle transenne. Via Santa Sofia si trova a metà tra Missori e Crocetta, due centralissime fermate della Metropolitana M3 di Milano, non lontano dalla Clinica Mangiagalli, l’Università Bocconi e – come detto – i Navigli.

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