Milano, evasione Beccaria, Cacciapuoti: “Sistema minorile colmo di carenze”

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L’evasione di sette giovani detenuti dal carcere minorile Beccaria di Milano ha riacceso le polemiche sul fenomeno del sovraffollamento delle carceri e sulla carenza di personale. In merito alla vicenda è intervenuto anche il direttore generale del Dipartimento della giustizia minorile, Giuseppe Cacciapuoti, a margine della sua visita proprio presso il carcere Beccaria. “Certamente il cantiere e i lavori hanno in qualche modo agevolato il disegno dei ragazzi finalizzato ad allontanarsi dall’istituto. Il personale è carente, c’è un problema legato anche alla formazione“, le sue parole.
E ancora: “Il sistema minorile è il terminale di una serie di carenze, di criticità. Ci confronteremo con tutti gli attori costituzionali in merito“, ha aggiunto Cacciapuoti.

Ostellari: “Serve indagine interna. Vicini a cattura degli altri evasi”

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Anche il sottosegretario alla Giustizia con delega agli istituti minorili, Andrea Ostellari, è tornato a parlare dell’evasione dopo la ricognizione nel carcere. “Doveroso essere qui. Siamo vicini alla cattura anche degli altri soggetti fuggiti. Cercheremo di comprendere meglio la dinamica. L’azione politica è determinata, abbiamo ottenuto il via libera per 1000 agenti di polizia penitenziaria“, ha spiegato.

Confermo il trasferimento dei ragazzi. La giustizia minorile non è minore ad altre giustizie. Io penso che sulla giustizia minorile dobbiamo accendere un faro importante non solo come giustizia, ma anche come governo e come Parlamento“, ha aggiunto Ostellari.

Alle parole del sottosegretario alla Giustizia con delega agli istituti minorili hanno fatto eco quelle della presidente del Tribunale dei Minori, Maria Carla Gatto. “È una situazione critica, le risorse destinate al minorile sono sempre più scarse. Il mondo del futuro è quello dei giovani di oggi. Servono risorse“, ha precisato.

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