Mattarella, pesanti offese sui social: perquisizioni dei Carabinieri

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Le ripetute offese sui social al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avranno delle conseguenze. I Carabinieri del Ros hanno infatti avviato le perquisizioni in numerose città italiane per gli insulti al capo dello Stato. Al momento sono undici le persone indagate, come spiega l’Ansa. Le operazioni sono in corso a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.

Insulti a Mattarella: le indagini della Procura

L’operazione segue le indagini che la Procura di Roma aveva avviato nell’agosto 2020 nei riguardi di un 46enne di Lecce. L’uomo era accusato dei medesimi reati per alcuni post su Twitter indirizzati a Mattarella. Secondo quanto stabilito dalle indagini dei Ros, esisterebbe sui social network una elaborata strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese.

I Carabinieri hanno scoperchiato un quantitativo elevato di post e di contenuti multimediali offensivi nei confronti del presidente Mattarella. Il periodo di pubblicazione di tali post abbraccia una forbice temporale compresa tra il mese di aprile 2020 e quello di febbraio 2021 (mese in cui affidò a Mario Draghi il compito di formare il nuovo governo). Tali indagini sono state possibili anche grazie all’impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata nelle investigazioni telematiche e web.

Chi sono gli indagati e chi frequentano sul web

Tracciate anche le reti relazionali e le abitudini sui social dei soggetti coinvolti nelle reiterate offese a Mattarella sul web. Si tratta di impiegati e professionisti, tutti di età compresa tra i 44 e i 65 anni. Tre di loro gravitano in ambienti di estrema destra con vocazione sovranista. E lo dimostrerebbero anche le piattaforme da loro scelte per i post in questione.

Un indagato risulta infatti essere nientemeno che un professore universitario. L’insegnante, 53enne, avrebbe prodotto i suoi insulti a Mattarella tramite la piattaforma social VKontakte, il Facebook russo. La sua rete sociale dimostra contatti e prossimità con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita.

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