Infermieri e operatori della sanità
in piazza contro il governo

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Infermieri e operatori della sanità pubblica e privata in piazza contro il Governo a Roma per protestare contro i tagli al comparto, le mancate stabilizzazioni e la “truffa dei risarcimenti” per gli operatori in prima linea contro la pandemia. A convocarli il sindacato di base Usb che ha voluto portare proprio davanti l’ingresso del Parlamento la “rabbia di quelli che venivano definiti eroi e che oggi sono stati dimenticati”.

Le proteste degli infermieri contro il Governo un mese dopo

Già un mese fa c’erano state diverse proteste in piazza in varie città d’Italia. A Milano, ad esempio, c’era stato a inizio giugno il flash mob di infermieri contro il Governo davanti all’ospedale Niguarda di Milano. I manifestanti lamentavano una cattiva gestione durante l’emergenza Coronavirus e chiedevano a gran voce maggior rispetto per la loro categoria rimasta sempre in prima linea durante la battaglia al Coronavirus. “Prima eroi, ora fantasmi. Siamo sempre gli stessi” e “Siamo gli eroi senza i presidi”, erano alcuni dei cori che si concedevano.

“Dopo questa situazione del Coronavirus chiediamo alle istituzioni di non essere dimenticati. Questo è il principale motivo della nostra protesta. Prima ci hanno osannato e adesso non si ricordano più di noi. È vergognoso. La nostra figura non è più valorizzata. Ci hanno dato un’indennità una tantum, ma le nostre richieste sono ben altro. Vogliamo un adeguamento degli stipendi al livello europeo”. A un mese di distanza, quelle rivendicazione degli infermieri operatori della sanità pubblica e privata contro il Governo attendono ancora risposte.

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