Green pass, cortei e scioperi in tutta Italia. Il film della giornata – VIDEO

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Con l’obbligo di green pass, a partire da oggi, scattano anche le prime manifestazioni contro l’introduzione della certificazione verde in tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati. A Napoli i no-vax sono tornati in piazza celebrando una sorta di ‘funerale’ con tanto di sfilata con carro funebre, candele e invettive contro i ristoranti.

Due “barricati” nella sede della Regione Lazio

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A Roma, invece, il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari e la deputata del Gruppo Misto Sara Cunial hanno annunciato di essersi “barricati” negli uffici del Consiglio regionale del Lazio. Barillari è dichiaratamente no-vax e contrario al green pass.

“Siamo entrati ieri sera e abbiamo passato qui la notte. Continuiamo l’occupazione. Unitevi a noi, presidio al Consiglio della Regione Lazio, zona Pisana, dalle 9.30. Buona resistenza a tutti! – scrivono su Facebook -. Siamo in difesa del del diritto al lavoro, resistere, resistere”.

Livorno, corteo di 500 persone contro il green pass

Sono circa 500 le persone in piazza questa mattina a Livorno per manifestare contro l’entrata in vigore del green pass sui luoghi di lavoro. Al grido di “Libertà, libertà” scandito con l’accompagnamento di tamburi, i manifestanti no-vax hanno sfilato prima sotto la Prefettura; poi, sempre in corteo, sotto al Comune.

E hanno esposto uno striscione a caratteri rossi che recita “Giù le mani dal lavoro! No green pass. Secondo il programma previsto, il corteo poi toccherà la strada dove c’è la Procura, quindi il Provveditorato agli studi in via Galilei per poi tornare indietro di nuovo verso la Prefettura.

In 5mila al porto di Trieste, storico sit-in a Sigonella

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Uomini e donne giunti da Milano, da Padova, da Varese, che lavorano nel settore della sanità, nel comparto pubblico, ma anche vaccinati e no-vax. È eterogenea la folla (di oltre 5mila persone) che sta invece manifestando davanti ai cancelli del Varco 4 del molo VII di Trieste. Lo sciopero è iniziato a mezzanotte, ma qualcuno ha cominciato ad arrivare soltanto intorno alle sei del mattino.

Nel frattempo, c’è stato il primo storico sit-in dell’aeronautica militare davanti ai cancelli della base militare italiana di Sigonella, nel Siracusano. Ad organizzare il presidio – andato in scena dalle 7 alle 7.25 – il sindacato Siam contro “il certificato verde a pagamento”.

Dipendenti pubblici e autisti in piazza a Torino

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“Il Governo tira dritto e noi faremo altrettanto, non indietreggiamo. È un onore essere una minoranza”. Sono centinaia le persone in piazza a Torino per manifestare contro l’obbligo della certificazione verde in tutti i luoghi di lavoro. Ci sono i dipendenti comunali, rappresentati da un ex poliziotto municipale: “Ci hanno messo l’uno contro l’altro, non siamo no-vax, la nostra battaglia non è al vaccino. Rispettiamo chi si vaccina, chi non si vaccina, ma consideriamo il green pass contro i lavoratori. Onore ai portuali di Trieste”.

E ci sono anche dipendenti Gtt, la partecipata che gestisce il trasporto pubblico locale. “Non ho paura di essere contagiato senza vaccino, si rispettano tutte le norme, non ci sono stati positivi in questi tempi – spiega uno di loro -. Non vedo perché non si debba lavorare. Poi l’autista deve avere il green pass, ma chi sale sul bus no”.

Presidio di studenti all’Università Statale di Milano

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A Milano un centinaio di studenti universitari hanno manifestato la loro contrarietà al pass con un corteo all’interno dell’Università Statale. “Sì-vax, no-vax, a noi non interessa. Protestiamo contro il certificato verde”. Questo lo slogan di molti manifestanti che hanno partecipato al presidio, poi trasformatosi in un corteo.

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Durante la mattinata alcuni manifestanti della Statale sono poi confluiti – insieme a quelli di altri presidi davanti al Tribunale e in piazza Fontana – nella protesta in corso all’Arco della Pace. Fra i presenti (circa 500) anche alcuni lavoratori dell’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico milanese. L’Atm ha dichiarato che sono 272, al momento, i lavoratori che non hanno il green pass. I manifestanti si sono dichiarati solidali con i portuali di Trieste, come dimostra anche lo striscione “Solidali non con la Cgil ma con i portuali”.

I promotori in Questura: “Revocato il preavviso”

Nel capoluogo lombardo, però, si prevedono cortei anche nei prossimi giorni. “Dopo ripetute sollecitazioni, si sono presentati in Questura a Milano i promotori della manifestazione No green pass prevista per domani pomeriggio e preavvisata via e-mail ad inizio settimana”, si legge in una nota della Questura stessa.

“Dopo aver ridefinito e individuato un percorso plausibile – continua la nota – mantenendo i punti di partenza e di arrivo proposti, valutando anche il passaggio attraverso piazza Duomo come da loro richiesto, i promotori hanno inteso revocare il preavviso poiché l’Autorità provinciale di pubblica sicurezza non ha aderito alla loro richiesta, posta come condizione imprescindibile, di revocare i Daspo urbani recentemente comminati dal questore in relazione alle ultime manifestazioni non preavvisate tenutesi a Milano”.

‘Io Apro’ a Firenze: “Misura costrittiva dei diritti”

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Manifestazioni in corso anche a Firenze, in piazza Santa Maria Novella, dove centinaia di persone protestano con cartelli e slogan contro contro l’emergenza sanitaria, le restrizioni messe in atto dal Governo e l’asserita disinformazione sulla salute da parte dei media.

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Alla manifestazione fiorentina ha partecipato anche il leader del movimento ‘Io Apro’ in città, Momi El Hawi. “Il green pass è una misura costrittiva dei diritti civili, stiamo facendo di tutto per ridare dignità alle persone, non levarne. Tutti questi controlli sono una discriminazione tra i lavoratori. Nei miei ristoranti ci sono solo due ragazzi che hanno deciso di non fare il vaccino. Per ora andranno avanti con i tamponi che pagherò io”.

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El Hawi ha parlato poi degli scontri a Roma, dove è stato arrestato anche Biagio Passaro, un altro attivista del movimento ‘Io Apro’. “A livello informativo è passato un messaggio sbagliato perché una minoranza di persone ha fatto dei danni, non si capisce chi sono esattamente. Dalle immagini si vede che ci sono anche infiltrazioni”, sostiene il leader di ‘Io Apro’.

E conclude: “Quello che è accaduto è grave a prescindere da chi lo ha messo in atto e Biagio è ancora in carcere a Poggioreale, sta lottando legalmente per uscirne. Si è preso le sue responsabilità, ma ha fatto delle riprese. Quello che è successo è stato fatto per delegittimare un movimento assolutamente civile e pacifico”.

“Non è più emergenza sanitaria, ora è finita”

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In piazza a Firenze erano presenti anche le realtà più variegate: dal mondo degli universitari alla quello della sanità, passando per i lavoratori di altri settori. “Non è un’emergenza sanitaria, ora è finita – dice l’attivista Mauro Vaiani -. Oggi abbiamo cure, vaccini, tamponi salivari che danno risultati immediati. In nessuna parte del mondo c’è più l’emergenza pandemica. Abbiamo una malattia sotto controllo. Lo stato di emergenza deve finire, i militari devono tornare nelle caserme”.

Il consigliere comunale fiorentino Andrea Asciuti, ex Lega, invece dichiara: “Ho visto oscillare tantissimo le posizioni del mio ex segretario di partito, Salvini, soprattutto sul green pass. È molto grave, la gente rischia il proprio posto di lavoro per una scelta di libertà”.

Infine Elvira Minutillo, studentessa universitaria: “Noi stiamo lottando per il diritto allo studio, questa è una grave violazione di questo diritto sancito dalla Costituzione. Non ci devono essere restrizioni, questi diritti sono inalienabili e non possiamo essere sottoposti a un ricatto come quello che stiamo vivendo ora”.

Verona, presidio anti green pass dei Vigili del fuoco

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A Verona, infine, protestano alcuni Vigili del fuoco insieme ai rappresentanti dell’Usb, l’Unione sindacale di base. “Siamo qui a manifestare contro la legge del Governo che ci impedisce di lavorare. Lo stato vuole la tangente dai lavoratori – commenta un pompiere -. Il diritto a non vaccinarci è stato calpestato, ma noi lotteremo con tutte le nostre forze”.

Alla protesta di Torino bruciati i certificati in piazza

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A Torino la protesta contro il Green Pass prosegue anche in orario aperitivo con una performance artistica: sono stati bruciati simbolicamente i certificati in piazza Castello ed è stata eseguita una performance artistica con mascherine che coprivano gli occhi e svastiche formate da siringhe.

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