Giornata volontariato, Croce Rossa: “Con il Covid aumento adesioni”

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“Durante la pandemia di Covid-19 sono centinaia di migliaia le persone che si sono avvicinate alla Croce Rossa e alla Mezza Luna Rossa: sono stati raggiunti 10 milioni di volontari in tutto il mondo. Le cifre, in una data simbolica come il 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato, arrivano dalla viva voce di Rosario Valastro, vice presidente della Croce Rossa Italiana. Si tratta di dati importanti, che confermano come in periodo d’emergenza tante persone abbiano deciso di supportare chi è meno fortunato.

“Oltre 60mila volontari temporanei in più in tempo di pandemia”

“La Croce Rossa Italiana conta 160mila volontari – spiega Valastro, presentando i dati dell’iniziativa ‘Il Tempo della Gentilezza’ -. Durante il lockdown abbiamo dato la possibilità a donne, uomini e ragazzi di prestare servizio. E abbiamo avuto oltre 60mila adesioni di volontari temporanei”. Tante le persone che hanno poi deciso di proseguire l’attività di volontariato: a questi è stata data la possibilità di diventare volontari stabili e, come conferma il vicepresidente di CRI, “il processo è in corso” e “i numeri sono confortanti”.

Segno, quindi, di uno slancio di generosità non evanescente o temporaneo. “Non poteva essere diversamente per chi decide di dare il proprio tempo durante un periodo di grosso rischio. Lo fa solo chi ci crede – afferma Valastro -. Le attività sono concrete. I volontari restano quando vedono dei risultati positivi”.

Tanti adulti fra i volontari temporanei della Croce Rossa

Tra i dati più interessanti quello relativo all’età dei volontari. “Curiosamente abbiamo avuto un’adesione di volontari temporanei abbastanza uniforme, in tutte le fasce d’età – spiega il vicepresidente della Croce Rossa Italiana -. Anzi, per certi versi c’è stata una grande presenza di persone più adulte: ordinariamente, fra impegni di famiglia e lavoro, le persone più grandi spesso non hanno tempo da dedicare a progetti di volontariato”.

“Durante il lockdown, però, le persone che giocoforza avevano più tempo hanno deciso di metterlo a disposizione del volontariato e della Croce Rossa Italiana in particolare. Questo ci ha fatto sentire non solo più speranzosi per il futuro, ma anche orgogliosi di essere depositari di così tanta fiducia conclude Valastro.

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