Gino Strada ricordato da Emergency: “Sulla guerra ci ha lasciato due messaggi”

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Una giornata in ricordo di Gino, ma soprattutto nella conferma dell’impegno dell’assunzione condivisa dell’eredità che Gino ci ha lasciato. La sua è un’eredità importante e pesante, soprattutto in questo momento. In cui la guerra bussa alle porte dell’Europa“. Così la presidente di Emergency, Rossella Miccio.

Emergency e la guerra in Ucraina: “Aumento armi non aiuta mai”

Anche lei era presente all’iniziativa presso il Teatro Argentina di Roma, organizzata per ricordare l’opera e il lavoro di Gino Strada. Sul luogo tanti attivisti, ma anche volti noti del mondo dello spettacolo e non solo. “Non abbiamo mai visto in una guerra un aumento di armi che significasse conclusione delle ostilità. Ma, anzi, significa aumentare il conflitto e morti. Bisognerebbe invece aiutare chi scappa dalla guerra“, ha continuato Rossella Miccio.

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L’evento di Roma è stato quindi l’occasione per ribadire la posizione della organizzazione umanitaria rispetto al conflitto in Ucraina. “Gino ci ha lasciato tanti messaggi semplici, che alla fine sono riconducibili a due. La guerra è distruzione di umanità, e chi ha bisogno va aiutato. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per andare avanti“. Così la moglie di Gino Strada, Simonetta Gola, oggi responsabile della comunicazione dell’organizzazione, a margine dell’iniziativa di Emergency presso il Teatro Argentina.

L’eredità di Gino Strada: “Avrebbe lavorato solo per la pace”

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A Roma ha partecipato all’iniziativa di Emergency anche il cantante Luca Barbarossa. “Gino Strada noi non ce lo siamo dimenticato. Oggi siamo qui per continuare un cammino che lui ha tracciato: l’abolizione dalla nostra cultura della guerra come soluzione dei conflitti tra Paesi – ha dichiarato –. Ci ha insegnato che le guerre, nove volte su dieci, fanno delle vittime tra i civili e che è più rischioso essere un bambino che un soldato“.

Gino Strada era un uomo del fare, e quella che ci lascia è un’eredità pesantissima“, ha aggiunto Luca Barbarossa a margine dell’evento organizzato da Emergency. Quindi si è concentrato sui dolori dell’attualità: “Cerco di andare oltre il dramma che si sta consumando in Ucraina. Un Paese che viene invaso ha tutto il diritto di difendersi, ma il messaggio andava oltre i fatti del presente. Conosciamo tutti l’effetto delle armi sulla gente, e dobbiamo lavorare per la pace. Sempre“.

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Gino Strada è stato la teoria e la pratica insieme. Era quella persona che quando parlava di guerra, lo faceva con cognizione di causa e indicava sempre la strada da seguire. Io non sono in grado di esprimere cosa bisogna fare riguardo la guerra in Ucraina, sarebbe molto utile sentire cosa avrebbe fatto Gino. I civili subiscono le conseguenze della follia dei pochi. Speriamo che le misure messe in campo possa portare ad una conclusione positiva“. Così, infine, l’attore Neri Marcorè a margine dell’iniziativa di Emergency.

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