Eitan, il bimbo sopravvissuto sul Mottarone lascia l’ospedale: è a casa

Il piccolo Eitan, il bimbo di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone, è stato dimesso dall’ospedale infantile ‘Regina Margherita’ di Torino nella mattinata di giovedì 10 giugno. Nel frattempo ha fatto ritorno a casa, in provincia di Pavia. Durante il viaggio di ritorno in ambulanza, con lui c’era una zia.

Eitan, dalla rianimazione al ritorno a casa

Eitan era entrato nel reparto di rianimazione sin dal giorno del tragico incidente sul Mottarone. Il 1° giugno aveva avuto luogo il trasferimento nel reparto di degenza. Presente sulla funivia nel tragico 23 maggio in cui ha avuto luogo l’incidente, il bimbo ha perso il papà Amit, la mamma Tal, il fratellino di due anni Tom e i bisnonni Barbara e Itshak.

Il viaggio del bambino si è quindi concluso intorno alle ore 10. Ora Eitan si trova a casa degli zii in provincia di Pavia. Al momento del suo arrivo, davanti alla villetta, si sono radunati alcuni cronisti. La famiglia è addirittura dovuta ricorrere all’intervento dei Carabinieri per tutelare la propria privacy e soprattutto quella dell’unico sopravvissuto alla disgrazia del Mottarone.

Mottarone: come proseguono le indagini

Secondo quanto ha appreso l’Ansa, ora le condizioni di Eitan sono molto migliorate. Il bambino aveva infatti a sua volta lottato per giorni tra la vita e la morte, prima di riprendere a mangiare cibi morbidi e leggeri e uscire dal reparto di rianimazione. Proseguirà ora il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico, ed effettuerà future visite di controllo.

Intanto la Procura di Verbania ha notificato ai tre indagati per l’incidente della funivia del Mottarone l’avviso degli accertamenti tecnici non ripetibili che si dovranno effettuare sulla cabina precipitata e sull’impianto in generale. Le parti si dovranno presentare in Procura lunedì 14 giugno per il conferimento dell’incarico e la nomina dei propri consulenti tecnici. Lo stesso provvedimento è stato notificato ai familiari delle quattordici vittime e alla zia del piccolo Eitan, legale rappresentante del bimbo unico sopravvissuto alla tragedia.

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