Denunce ginnaste, Malagò: “No a giudizi e sentenze”

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A margine della presentazione della squadra azzurra di baseball al Palazzo H di Roma, Giovanni Malagò, il presidente del Coni, è tornato a parlare dei recenti scandali che hanno da poco coinvolto il mondo della ginnastica ritmica e, in particolare, l’Accademia di Desio. “Ci si è mossi molto tempestivamente, c’è stata un’integrazione a questo Safeguarding office, con due innesti che danno valore aggiunto, essendo estremamente qualificati e importanti. Siamo in costante contatto, la procura federale si è mossa. Non sono dell’idea che si devono dare giudizi, tanto meno sentenze, ed è giusto ascoltare la controparte che va individuata, perché fino ad adesso i discorsi sono stati fatti verso un luogo. Non è solo quel luogo, il concetto va anche circostanziato”.

Sui cori antisemiti della Curva Nord al derby Malagò ha commentato così: “Mi sembra che le autorità del calcio si siano espresse, non posso che accodarmi. Spesso si fanno tanti passi indietro rispetto ai presupposti buoni che il mondo del calcio porta avanti”.

Milano-Cortina, Malagò: “Presidente Meloni valuti se iter è concluso”

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Malagò ha poi parlato della nomina di Andrea Varnier come ad di Milano-Cortina 2026. “Il ministro Abodi ha correttamente presentato le persone agli stakeholder, agli enti locali e alle componenti sportive, ma ora è giusto e doveroso che il presidente del Consiglio, come scritto nel decreto di agosto, formalmente valuti se l’iter è concluso. Prima questo avverrà, meglio sarà per tutti”.
“Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach è al corrente della nomina di Varnier. Ieri ho avuto una lunga call con lui, abbiamo parlato anche di altre situazioni di politica estera”, ha aggiunto Malagò.

“Barelli ha diritto al ricorso, ma Coni non è punto di partenza”

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Malagò ha commentato anche la sospensione di due anni da parte della Fina del presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli. “Ho letto il comunicato stampa, sto aspettando un documento, un atto ufficiale della Fina, non possiamo agire su dichiarazioni. La sentenza è esecutiva, peraltro come ha già detto Barelli, è legittimo e ha tutti i diritti di fare ricorso e di appellarsi a questo provvedimento”.
“Va però sottolineato, al di là dei sacri doveri e diritti da parte di tutti, a cominciare da Barelli, che, siccome ha citato il Coni come punto di partenza di questa vicenda, questo è profondamente non vero perché è sempre stata solo la Coni servizi a muovere quegli atti alla Corte dei Conti- ha puntualizzato Malagò- Il presidente era Franco Chimenti e l’ad Alberto Miglietta, che erano le persone che avevano ereditato da gestioni precedenti questa realtà”, ha concluso.

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