Covid, Miozzo: “Varianti? C’è preoccupazione. Colori funzionano”

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Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, si è recato a Palazzo Chigi per una riunione con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con la con la responsabile degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini. Sul tavolo l’ipotesi di un portavoce unico del Cts, ma per questo punto è necessario conoscere il pensiero del presidente del Consiglio, Mario Draghi. “C’è stata una riunione con Speranza e Gelmini, io ho presentato la mia disponibilità al ministro Speranza“, ha spiegato Miozzo. E ancora: “Aspettiamo che il presidente ci dica cosa fare“.

Miozzo ha poi risposto ai cronisti a proposito delle tempistiche per la comunicazione dei nuovi dati. “Dipende dal momento in cui ci arriveranno le richieste di informazione che noi esamineremo e le comunicheremo in tempo reale al presidente e al ministro della Salute – ha aggiunto -. Comunicare i dati in anticipo si può fare, si possono fare tante cose. L’importante è organizzarsi con le Regioni“.

Miozzo: “Preoccupazioni varianti c’è ma sistema colori funziona”

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A preoccupare i membri del Comitato Tecnico Scientifico è il diffondersi delle varianti sul territorio italiano, che rischia di provocare la tanto temuta ‘terza ondata’: “La preoccupazione sulle varianti esiste, ma mi pare che il sistema dei colori delle regioni stia funzionando, va implementata la capacità di rispondere tempestivamente. Non mi fate anticipare decisioni politiche, noi siamo tecnici. Il sistema dei colori ha funzionato bene anche compatibilmente con la sofferenza dell’intero paese e di intere categorie, stiamo cercando di affrontare in questo modo“, ha spiegato ancora.

“Misure adeguate non vuole dire più dure”

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Una chiosa finale sulla possibilità di inasprire le misure contenitive per cercare di arginare il diffondersi del virus: “Misure più dure per le varianti? La definizione di misure più dure non la faccio. Di misure adeguate che non significa più dure. Sono misure adeguate alla fotografia che abbiamo e che come avete imparato è una fotografia non stabile. Non abbiamo una fotografia di oggi valida fino a giugno. Quello che oggi è valido domani potrebbe essere da rivedere. Dobbiamo percorrere e seguire queste evoluzioni“, ha concluso il coordinatore del Cts.

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