Covid, allarme variante Delta: le possibili novità al vaglio del Governo

Torna a salire il tasso di positività al Covid in Italia. Nella giornata di domenica si è infatti pericolosamente avvicinato all’1% (0,97). E infatti il Governo sta ragionando su nuove misure, che potrebbero arrivare per evitare che come nel 2020 i numeri sul contagio tornino a crescere in maniera incontrollata dopo l’estate.

Covid: le novità che potrebbe introdurre il Governo

Per questo motivo potrebbero arrivare alcune novità nelle prossime settimane. Si parla di una quarantena di 5 giorni per chi arriva in Italia da Paesi con alto tasso di contagi da Covid, ma anche di un possibile obbligo a carico delle Regioni di un numero minimo di tamponi per conservare la fascia bianca. Ma, soprattutto, del Green Pass che sarebbe disponibile solo per i cittadini che hanno effettuato entrambe le dosi di vaccino.

Anche l’Istituto superiore di Sanità è particolarmente severo, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine. Se queste ultime, infatti, non sono più obbligatorie all’aperto, continuano ad esserlo in presenza di assembramenti. Ma l’ultima relazione Iss evidenzia che senza il necessario livello di controllo nuovi focolai di Coronavirus potrebbero scatenarsi.

Il monito dell’Istituto superiore di Sanità

La circolazione della variante Delta è in aumento anche in Italia – spiega l’Istituto superiore di Sanità –. Questa variante sta portando a un aumento dei casi Covid in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili“. E, come sempre, ciò è necessario “con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave“.

I dati, con ultimo aggiornamento del 4 luglio, parlano di 24 milioni di italiani ancora da vaccinare. E proprio questo impone ancora la massima cautela nel contrasto al Covid. “Sulla base dei dati e della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali – insiste l’Iss –, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale“.

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