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In fila e quasi tutti con mascherina: così si presenta il personale scolastico napoletano, in attesa di effettuare il test rapido presso la struttura dell’Asl Napoli 1. Molti spazientiti dalla lunga attesa – circa 2 o 3 ore – e tutti preoccupati per il ritorno tra i banchi. “Non abbiamo alcuna indicazione – raccontano – ci affidiamo ai presidi e speriamo che il collegio docenti sappia far fronte alle innumerevoli ed inevitabili complicazioni“. I test, al momento volontari, andranno avanti nella speranza di coprire il maggior numero possibile tra docenti, amministrativi e personale ata.
“Penso che sia impossibile non essere preoccupati“, afferma uno dei professori in fila per effettuare il test rapido. “C’è un margine di imprevedibilità che non può essere assolutamente colmato. Per il momento non abbiamo avuto nessun tipo di indicazione su come si svolgeranno le lezioni e speriamo che ci venga detto qualcosa nel corso del collegio docenti di domani. Però è chiaro che anche nell’organizzazione più perfetta, quando si ha a che fare con un numero di ragazzi elevato è impossibile prevedere tutte le casistiche. Un margine di rischio esisterà sempre e nel momento in cui succede qualcosa di chi è la responsabilità?” prosegue. “Non riesco a capire perché alcuni docenti non vogliano fare il tampone. Secondo me è anche una salvaguardia nei confronti di se stessi“.
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