Base militare a Coltano, Pisa si ribella: “Qui parco, area incompatibile”

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La nuova base militare che dovrebbe essere costruita a Coltano, nel Comune di Pisa, ha scatenato polemiche trasversali nella politica e nella società civile. Il progetto riguarderebbe un’ampia area del Parco regionale protetto Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

La base militare di Coltano: quanto sarebbe estesa

A inquadrare la situazione della possibile base militare è Marco Salardi, vicepresidente dell’associazione “La Città ecologica“. “L’area in possesso del ministero della Difesa è relativamente piccola, 7 ettari. I Carabinieri vorrebbero fare un insediamento di 73 ettari, cioè quasi un chilometro quadrato, per un edificato di 440 mila metri cubi“, ha spiegato.

Quindi Salardi ha dato un’idea più precisa dell’estensione della base militare. “Questi numeri dicono poco, se non si riescono a spacchettare. Per dare un’idea dell’area che verrebbe occupata, è come se ci fossero 73 campi di calcio di serie A uno accanto all’altro. Se noi prendiamo cento persone che si tengono per mano, dovrebbero camminare per un’ora e mezza per attraversarlo tutto. Inoltre ci sarebbero 150 mila metri quadri coperti, che corrispondono a un campo e mezzo di calcio ricoperto da edifici. Questa dimensione non è compatibile con quest’area tutelata, che perderebbe la sua funzione di parco“.

Tutte le proteste di Pisa (sindaco incluso)

Molto severo nei confronti del progetto è anche Walter Lorenzi, dell’assemblea “Contro la guerra” di Pisa. “Questa base enorme viene prevista addirittura dal Pnrr, il piano che doveva risollevare le sorti del Paese – ha sottolineato –. È uno scempio, tanto più che questo è un parco naturale sotto tutela. Dovrebbe riguardare una vecchia base radar, moltiplicandone però di sette volte le dimensioni. Noi non vogliamo questa base militare, né qui né in alcun luogo“.

Ma i pareri contrari alla nuova base militare sono davvero molti a Coltano. Così Camilla Diurno dell’organizzazione “Cambiare rotta“: “Qui si continua a investire su basi di morte. E questo conferma i nostri sentori, che con il Pnrr non ci sarebbero stati soldi per le classi popolari, per le necessità reali“. Il parere più autorevole, quello del sindaco di Pisa Michele Conti, è altrettanto severo: “Non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale dal ministero della Difesa in merito a questo progetto. Crediamo che la pianificazione urbanistica di una città sia qualcosa di molto serio. Perciò da due anni stiamo lavorando per un piano strutturale a consumo di suolo minimo. L’intervento previsto, invece, prevede un consumo di 70 ettari di terreno. Governo e Pd facciano chiarezza“.

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