Nell’era della digitalizzazione e dell’uso compulsivo dei social network, riuscire ad essere davvero se stessi su internet sembra quasi impossibile. È proprio questo, però, l’obiettivo di diverse app, tra cui BeReal e Poparazzi. Già dai nome scelti l’intento appare chiaro: mostarsi ai propri follower senza filtri.
Quest’applicazione di photo-sharing incoraggia i propri utenti a documentare i momenti della quotidianità nel modo più spontaneo possibile. Infatti, BeReal invia una notifica simultanea al giorno a tutti i suoi iscritti. Questi, una volta ricevuta, hanno due minuti di tempo per scattare una foto e condividerla con gli altri. Di conseguenza, chi decide di scaricare l’app e utilizzarla ha così poco tempo per scattare che non può dedicarsi alla post produzione. Inoltre, rispetto a Instagram, su BeReal non ci sono follower e like. Attraverso BeReal, quindi, si scattano immagini reali e ci si racconta agli altri senza nessun tipo di filtro.
L’app è già disponibile in Italia sia per iOs che Android e, di recente, ha ottenuto un finanziamento di 30 milioni di dollari. Questo, molto probabilmente, significa che sarà ulteriomente sviluppata e potrebbe diventare tra le applicazioni in competizione con Instagram, ma anche Snapchat.
Su Instagram già da diversi anni soprattutto i più giovani ricorrono a quello che viene chiamato “Finsta“. Il nome prende spunto dalla fusione delle parole “fake” ed “Instagram” e non è altro che un account IG privato dove l’utente pubblica contenuti per un gruppo selezionato di amici utilizzando uno pseudonimo. Il termine è entrato nel vocabolario di uso comune nel 2015, ma la tendenza ha iniziato a guadagnare terreno due anni dopo, nel 2017.
Attraverso il proprio Finsta gli utenti del noto social network, in particolare millennial e Generazione Z, pubblicano contenuti di diverso tipo, dai reel alle instagram stories, fino ai post, senza filtri. Quello che accade, di conseguenza, è che coloro che utilizzano un secondo profilo Instagram di questo tipo sono spesso portati a mostarsi al proprio ristretto gruppo di follower in maniera più naturale, raccontando anche aspetti e stati d’animo spesso celati sui social network.
“The Anti Selfie Selfie Club” è lo slogan di Poparazzi, app al momento disponibile esclusivamente su iOS. In questo caso, a differenza di BeReal, non sono gli utenti a scattare le foto, ma i loro amici. Infatti, sono questi ultimi a scattare le immagini, senza possibilità di editare o cancellare nulla. In questo modo il profilo dell’utente è composto da foto realizzate dagli amici. In particolare, inoltre, su Poparazzi non esistono i selfie, ma neanche like, didascalie e commenti. Tutto questo per “eliminare la pressione di essere perfetti”, come spiegato dalla compagnia creatrice dell’app in un post pubblicato su Medium.
“Poparazzi si occupa di catturare i momenti più autentici della vita, invece di quelli inscenati” si legge su Medium. “Si tratta di incoraggiare i tuoi amici, invece di competere contro di loro. Dopo tutto, la vita è uno sport di squadra e stiamo tutti sfrecciando nello spazio a una velocità inimmaginabile. Togliamoci il pensiero“.
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