La strada verso il metaverso è ormai aperta. Dopo il cambio nome di Facebook in Meta, è la volta di Microsoft Teams, che si appresta a lanciare una realtà virtuale all’interno della piattaforma. Spazi virtuali, avatar in 3D e visori per la realtà aumentata, il futuro di Microsoft Teams assume i contorni di un film di fantascienza. La nuova funzione di Microsoft Teams si chiamerà Mesh e sarà lanciata nella prima metà del 2022.
Mesh nasce dal grande sforzo per combinare la realtà mista delle aziende e il lavoro di HoloLens con riunioni e videochiamate. Chiunque potrà partecipare, grazie agli avatar animati, rendendo le riunioni più stimolanti e interattive, almeno a detta dei suoi creatori. La rapida transizione allo smartworking ha infatti posto le aziende di fronte a nuove sfide legate alla gestione dei rapporti a distanza. “Siamo stati colpiti dall’incontro con la fatica nel mondo virtuale“, spiega Nicole Herskowitz, direttore generale di Microsoft Teams, in un’intervista a The Verge . “Dopo 30 o 40 minuti al massimo in una riunione, era molto difficile rimanere coinvolti e concentrati“, racconta.
Ma in cosa consiste esattamente la nuova funzione di Microsoft Teams? Mesh è la naturale evoluzione delle funzioni di visualizzazione introdotte negli ultimi mesi, come Together Mode e Presenter Mode. Esse disponevano i partecipanti all’interno di una sorta di griglia virtuale, rendendo così l’esperienza più coinvolgente. Mesh si spinge ancora più in là, introducendo avatar 3D, personalizzabili a seconda delle preferenze dell’utente, che si riuniscono in spazi virtuali tridimensionali. Microsoft utilizzerà l’intelligenza artificiale per interpretare la voce di ciascun partecipante e quindi animare il rispettivo avatar. Con il passaggio alla riunione 3D, ogni avatar sarà in grado di alzare la mano per intervenire, oppure esprimere il proprio consenso o dissenso, tramite emoticon animate.
Questi ambienti virtuali funzioneranno al meglio con un visore VR, ma saranno aperti a chiunque su più dispositivi grazie al lavoro dell’avatar animato. “Penso che la cosa che separa davvero il modo in cui Microsoft si avvicina al metaverso e le nostre esperienze sia partire dall’esperienza umana, quindi la sensazione di presenza, parlare con qualcuno, stabilire un contatto visivo e le reazioni saranno importanti“, spiega Kelly. Parallelamente Microsoft sta sviluppando un supporto per la traduzione e la trascrizione, così da potere incontrare un collega straniero in uno spazio virtuale privo di barriere linguistiche.
La promessa è che Microsoft Teams sarà in grado di iniziare a utilizzare questi spazi virtuali e avatar nella prima metà del 2022. “L’obiettivo è lanciare la nuova funzione entro la prima metà del prossimo anno“, afferma Kelly. Le aziende saranno in grado di costruire i propri spazi virtuali, o metaversi, all’interno di Teams. Lo ha già sperimentato la società Accenture, dopo aver creato il proprio campus virtuale per i dipendenti prima della pandemia. Questo spazio virtuale è diventato presto utile, dal momento che l’azienda lo ha utilizzato per accogliere i nuovi assunti durante la pandemia.
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