%E2%80%9CSpunti+Gialli%E2%80%9D%3A+Jumbo-Visma+dispotica%2C+Bernal+alla+deriva
newsby
/sport/tour-de-france-jumbo-visma-bernal/amp/
SPORT

“Spunti Gialli”: Jumbo-Visma dispotica, Bernal alla deriva

Doveva essere la frazione del redde rationem, quella con l’arrivo irto al Le Grand Colombier. Invece abbiamo assistito al dispotismo tattico e fisico della Jumbo-Visma (voto 10), team in grado di “anestetizzare” la corsa con andatura folli anche quando la strada sale del 10% e rotti. Sul Massiccio del Giura, i gialloneri capitanati da Primoz Roglic (voto 10) le hanno giurate un po’ a tutti: chiunque voglia tentare di scattare sa già che dietro ci sarà questo trenone a tenere l’andatura su livelli infernali. Dicevamo di Roglic: ha corso da padrone del Tour de France, e anzi si è quasi stizzito per non aver finalizzato il lavoro dei suoi con la vittoria di tappa. Dumoulin, Van Aert, Bennett e Kuss (voto 10 a tutti): con quattro filibustieri simili, che sarebbero capitani in qualsivoglia altro team, lo sloveno dorme sonni tranquillissimi.

Tour de France, incanta lo sloveno Pogacar

Incanta, invece, l’altro sloveno. “Taddeo” Pogacar, che la squadra praticamente non ce l’ha, al connazionale più attempato ieri non ha concesso un centimetro, “saltandolo” poi nei 200 metri finali per piazzare il secondo sigillo parziale a questo Tour de France. Allo stato attuale lo sbarbatello della UAE pare l’unico in grado di poter scalfire la tirannia della Jumbo. Si accontenterà di un posto sul podio o tenterà di far saltare il banco? Tanti alla sua età firmerebbero col sangue per la piazza d’onore, ma lui sembra avere ancora una discreta acquolina in bocca.

Per gli altri, invece, di filo da tessere ce n’è decisamente poco. In terza posizione, quatto quatto, ora c’è Rigoberto Uran (voto 8): il veterano colombiano, che pure sull’erta finale di ieri si è salvato con la costanza, proverà a salire sul podio sfruttando le defaillances altrui, ma per Roglic ora non può rappresentare uno spauracchio. Discorso diverso invece per Richie Porte (voto 9, è su livelli altissimi) e Miguel Angel Lopez (voto 7). L’australiano, terzo ieri al traguardo, in salita sta sorprendendo rispetto ai suoi standard, e ha la crono finale dalla sua: ci proverà fino all’ultimo a creare grattacapi al duo sloveno. Ieri si è mosso con sagacia. Il colombiano dell’Astana, invece, è quel prototipo di scalatore che può tentare sortite da lontano e dare il là allo scompiglio. Rispetto a qualche giorno fa, il suo colpo di pedale ha ben altro vigore: aspettiamoci qualche numero. Con un minuto e 45 secondi di ritardo da Roglic, vai a sapere.

Gli sconfitti del’ultima tappa

Veniamo agli sconfitti di ieri. Crisi nera per Nairo Quintana (voto 5): il piccoletto dell’Arkea sui Pirenei aveva palesato un’effervescenza maggiore. Ieri, già sulle prime rampe dell’ascesa verso Le Grand Colombiere, è andato fuorigiri. Ora ha più di 5 minuti da Roglic: salvo resurrezione improvvisa, nulla da fare anche per il podio. Deriva totale invece per il detentore del Tour de France, quell’Egan Bernal (voto 2) sul quale la Ineos si è giocata tutto, tanto da tenere a casa i vecchi boiardi Froome e Thomas. Il giovane colombiano ha ceduto di schianto a 13 km dall’arrivo: una cotta assoluta, evidenziata da zigzagate e bocca digrignata. Su un terreno che, nelle giornate migliori, sarebbe il suo pane. Evidentemente il mal di schiena ha giocato un ruolo determinante sulle prestazioni del ragazzo: ieri semplicemente non ne aveva. Tutto fa esperienza comunque, anche se è ormai tramontata ogni velleità anche di podio parigino.

Chiudiamo con Damiano Caruso (voto 10): il siciliano è l’unico nostro portacolori che sta entusiasmando. Nonostante lavori come un matto per il suo capitano Mikel Landa (voto 6, non si stacca ma non brilla), è lì tra i migliori. Il sogno sarebbe un posto nella top ten. Lo meriterebbe, se non altro per i watt di fatica che ogni giorno sprigiona.

Valerio Mingarelli

Nato a Fabriano, ai piedi degli Appennini, nel 1980. Ho iniziato a “gattonare” nelle testate locali umbre e marchigiane grazie al basket e al calcio. Giornalista professionista dal 2008, da allora tra Milano e Roma ho sempre fatto il viandante dell’informazione girovagando per radio, TV, quotidiani, agenzie e uffici stampa. Con la penna o col microfono in mano, mi sono sempre divertito da matti. Oggi seguo perlopiù le vicende del Parlamento nostrano, ma lo sport rimane sempre una passionaccia elettrizzante.

Recent Posts

Movida, Sala: “Norme non risolutive, ma non possiamo stare fermi”

Sala: "Ho la casella di posta invasa da mail di cittadini che vogliono dormire la…

2 ore ago

Il monito della Nato alla Russia: “Pronti a difenderci da azioni ibride”

L'avvertimento della Nato lanciato a Mosca: "Sosteniamo e siamo solidali con gli alleati colpiti. Agiremo…

5 ore ago

Israele-Hamas, uno dei presunti ostaggi è morto durante l’attacco del 7 ottobre

Si tratta di Dror Or, 49enne il cui corpo è trattenuto nella Striscia di Gaza…

7 ore ago

Cloropicrina, cos’è l’agente chimico che la Russia avrebbe usato come arma?

Gli Stati Uniti hanno nuovamente denunciato Mosca, colpevole di utilizzare armi chimiche nel conflitto in…

1 giorno ago

Italvolley femminile, Velasco: “Non chiedetemi se gioca Egonu o Antropova”

Velasco: "Tutte le giocatrici devono superare i loro limiti e per ciascuna di loro ho…

1 giorno ago

Israele-Hamas, l’accordo per la tregua non convince. Netanyahu: “Rafah sarà invasa comunque”

Si vivono momenti di forte tensione per l’attesa della risposta di Hamas al documento di…

1 giorno ago