Caso di Coronavirus in Formula 1. A poche ore dall’inizio del weekend del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, Sergio Perez ha annunciato di dover rinunciare all’appuntamento iridato dopo la positività a due tamponi. Il pilota della Racing Point è comunque in buone condizioni di salute e asintomatico. Nonostante questo è però attualmente costretto all’autoisolamento.
Perez, trent’anni e già nove stagioni di Formula 1 alle spalle, ha deciso di raccontare la sua vicenda tramite un video che ha pubblicato sul suo profilo ufficiale di Twitter: “Sono estremamente triste. Sicuramente questo è uno dei giorni più tristi della sua carriera“.
“Avevamo fatto una grande preparazione per essere pronti al 100% per questo weekend – ha affermato Perez –. Ero consapevole di avere un’ottima macchina a mia disposizione, e del lavoro fantastico che la squadra aveva fatto. Sono davvero dispiaciuto che sia successo questo. Ma abbiamo la prova di quanto tutti quanti siamo vulnerabili a questo virus“.
“Ora seguirò tutte le indicazioni della Fia e del mio team“, ha aggiunto Perez. Che ha anche voluto spiegare come sono state le sue giornate prima di sapere del contagio: “Dopo l’Ungheria. ho preso un volo privato per andare in Messico. Volevo andare a trovare mia madre per due giorni, perché ha avuto un grave incidente. Così, dopo che ha lasciato l’ospedale, ho potuto vederla. Poi sono tornato in Europa, allo stesso modo, rispettando tutti i protocolli in atto“.
Da qui tutti i dubbi su come la situazione possa essere precipitata. “Non so da dove posso averlo preso – ha ammesso Perez –. Non ho sintomi. Voglio ringraziare tutti i piloti per il supporto che mi hanno dimostrato, il mio team, le autorità e i tifosi. Per me è un momento difficile, ma sono sicuro che tornerò più forte“.
Quindi un appello a tutti i tifosi: “State al sicuro, prendetevi cura di voi e delle vostre famiglie e spero di vedervi presto su una pista“, sono state le raccomandazioni e l’auguro di Perez.
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