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Calcio, il virologo Di Perri: “La Serie A può ripartire senza pericoli”

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Giovanni Di Perri, virologo dell’Amedeo di Savoia di Torino, parla della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus e della possibilità di far ripartire il campionato di Serie A. Uno dei tanti argomenti all’ordine del giorno in queste convulse settimane. “Il calcio? A porte chiuse sì“, afferma senza giri di parole.

La scienza aiuta la ripresa del calcio

La scienzaspiega l’illustre virologo ha dato strumenti per poter dire se l’infezione c’è stata e se l’individuo può essere più o meno contagioso. Ci sono gli strumenti. Il calcio un contesto di assoluto privilegio, si può vivere in condizioni particolarmente sicure un ritiro o un trasporto dedicato che sia privo di qualsiasi pericolo. Se si vuole si può fare. Le difficoltà ci possono essere in altre situazioni come cinema, teatri, concerti. Perché lì, per definizione, il pubblico c’è“.

Il 15 giugno è vicino, e i tanti appassionati di calcio si domandano se effettivamente esistano le condizioni per far riprendere il campionato di Serie A. Una questione presa in esame dal dottor Di Perri, che si dice decisamente possibilista: “Se lo faremo vorrà dire che avremo contenuto i numeri e saranno perlopiù iniziative all’aperto. Ci sono dei fattori che vanno un po’ pesati, fattori di correzione sul rischio. Essere all’aperto è già molto diverso rispetto a un locale chiuso. Ci saranno delle precauzioni da prendere, ci sarà una persistenza di rischio in varia misura. Anche in funzione delle diverse località“.

L’estate anomala che aspetta gli italiani

Piuttosto le più grosse novità, spiega il medico, non riguarderanno il calcio ma la vita dei comuni cittadini: “Qualcosa di diverso certamente riscontreremo, non sarà più l’assembramento precedente, le vecchie abitudini. Occorre eliminare le code e cose del genere. Mantenere le distanze è importante, su questo non c’è dubbio. Quest’estate potremo viaggiare, soprattutto in auto. Sarà qualcosa di diverso, non ci saranno assembramenti, code, va tutto eliminato“.

Sara Iacomussi

Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino per importanti editori in veste di videogiornalista. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017

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