SPETTACOLO

Il film Barbie e la crisi mondiale della vernice rosa

Il prossimo 21 luglio 2023 il mondo intero si tingerà di rosa con l’uscita al cinema dell’atteso film Barbie, il live-action scritto e diretto da Greta Gerwig sull’iconica bambola Mattel.

Come protagonisti ci saranno Margot RobbieRyan Gosling, affiancati da un ricco cast di interpreti tra cui Issa Rae, Simu Liu, America Ferrera, Will Ferrell, Dua Lipa e molti altri. La pellicola racconta il percorso di Barbie che raggiungerà il nostro mondo per scoprire la sua vera identità.

La carenza di vernice rosa mondiale per il film Barbie

Sembrerebbe che la realizzazione del film abbia richiesto l’utilizzo di così tanta vernice rosa da assorbire tutta la fornitura globale di un’intera azienda, contribuendo a una carenza mondiale.

La notizia è emersa nel corso di un’intervista doppia alla regista Gerwig e alla scenografa del film Sarah Greenwood sulla rivista Architectural Digest in cui le due hanno parlato della costruzione di Barbieland, un mondo parallelo popolato da tutte le varianti di Barbie e caratterizzato da più versioni a grandezza naturale della famosa Casa dei sogni di Barbie.

Foto | Artslife https://artslife.com/ – Newsby.it

Il rosa brillante utilizzato per la costruzione del set era una componente fondamentale per ricreare l’estetica bambinesca propria del film. Accanto agli elementi del mondo lanciato dalla Mattel nel 1959 e al colore ufficiale Barbie Pink della Pantone, il design del film ha tratto ispirazione da opere reali, come i dipinti pop di Wayne Thiebaud, la Kaufmann House progettata da Richard Neutra a Palm Springs, il film Pee-wee’s Big Adventure di Tim Burton e infine il film musicato da Gershwin Un americano a Parigi con Gene Kelly.

Nel corso sempre dell’intervista, la scenografa Greenwood ha rivelato che il film ha causato una carenza internazionale di vernice rosa coinciso anche con i problemi di gestione della catena di approvvigionamento globale durante la pandemia da Covid-19, quando il film era in fase di realizzazione, e aggravati dalle condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito il Texas all’inizio con il danneggiamento delle materie prime.

Problemi tecnici confermati anche dai vertici dell’azienda di vernici Rosco, la quale ha lavorato alla produzione del film. “Il mondo ha finito il rosa” commenta scherzosamente la Greenwood, mentre Lauren Proud, vice-direttore marketing per la Rosco asserisce: “Hanno usato tutta la vernice che avevamo. Gli abbiamo dato tutto quello che potevamo dargli, ci hanno ripuliti”.

Infatti gli scenografi si erano assicurati, con largo anticipo, una fornitura colossale di vernice per la produzione del film, girato principalmente ai Warner Bros Studios di Leavesden (Regno Unito), poiché la regista Gerwig voleva che “i rosa fossero molto luminosi e che tutto fosse quasi troppo” e non intendeva “dimenticare ciò che mi ha fatto amare Barbie quando ero una bambina”.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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