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Festa cinema Roma, premio BNL a Giuseppe Bonito per ‘L’Arminuta’

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Il regista Giuseppe Bonito ha ricevuto il premio BNL con il suo “L’Arminuta”, unico film italiano nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma.

Sono contenta che questo premio nasca in coincidenza con la ripresa del cinema che la Festa sta segnando” ha dichiarato Laura Delli Colli, presidente Fondazione Cinema per Roma. “E’ un premio inedito dedicato al talento e al lavoro di chi è dietro alle quinte ed è un riconoscimento orientato alle maestranze colpite dalla pandemia“.

BNL Gruppo BNP Paribas è per il 16° anno consecutivo main partner del Festival. Quest’anno ha scelto di premiare per la prima volta, con un riconoscimento di 10mila euro, la maestria di chi lavora dietro la macchina da presa.

L’Arminuta, Bonito: “Un film sulle donne e sulla resilienza”

Il film “L’Arminuta” è tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello 2017.  Bonito, regista alla sua terza opera, riesce a  tradurre con grande efficacia nel linguaggio cinematografico la storia di un’adolescente che viene inspiegabilmente tolta alla famiglia affidataria. Dopo essere cresciuta in città per tredici anni, viene catapultata in un mondo rurale ed arcaico. Facendo ritorno presso quella che è la sua famiglia d’origine, ai suoi occhi sconosciuta, fredda e distante.

Il film tocca con delicatezza i temi dell’affido, dell’inclusione, dell’emancipazione attraverso lo studio, della forza che hanno le persone tra loro opposte, ma che cercano di incontrarsi. Come faranno la protagonista e la sorellina Adriana, traendo forza reciproca.

Credo che il film contenga spunti attuali anche se è ambientato negli anni ’60. La protagonista compie una riappropriazione della sua radice ed la sintesi di due mondi: uno più rurale e uno più moderno. E’ un film sulle donne e sulla resilienza” ha spiegato Bonito.

 

Fabrizio Rostelli

Romano, classe 1985. Giornalista e videomaker. Coordinatore della redazione di Roma di Alanews. Collaboro stabilmente con Il Manifesto realizzando approfondimenti che spaziano dalla cultura alla politica internazionale. Ho lavorato come corrispondente negli Stati Uniti per diverse testate ed emittenti televisive tra cui Fanpage, Adnkronos e La7. Ho seguito le elezioni presidenziali americane del 2016 e del 2020 tra New York e Washington.

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