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Ambiente

Foca monaca a Capraia: non si vedeva in Italia da dieci anni

Un avvistamento storico, per le acque che si trovano tra il mar Ligure e il mar Tirreno. Ma più in generale per l’Italia. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha infatti confermato il ritorno a Capraia della foca monaca. Un’evento di portata eccezionale, dato che tale mammifero pinnipede è una specie a rischio di estinzione, e che attualmente si riproduce solo nel Mar Egeo. Ben lontano, dunque, dalle acque di casa nostra.

Foca monaca: un ritorno storico

Era stato Nicola Di Tondo, un cittadino di Follonica in provincia di Grosseto, a immortalare una foca monaca in un filmato amatoriale lo scorso martedì. Immagini studiate dall’ente pubblico controllato dal ministero, che ne ha confermato la veridicità e attendibilità. Gli avvistamenti per la precisione sono stati due, e si sono verificati tra punta della Fica e cala di Ceppo. E ora la piccola isola appartenente alla Provincia di Livorno (non arriva ai 20 km² di superficie) è in fibrillazione.

Il video è stato infatti analizzato anche da Fabio Guidi, redattore del portale ‘Visit Capraia’, che lo ha prontamente girato al Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. La foca monaca, spiegano dal parco Sammuri, non si riproduce in Italia da ben cinquant’anni. Era stata avvistata per l’ultima volta nell’Arcipelago Toscano nell’ormai lontano 2009, dalle parti di Giglio Campese (Isola del Giglio, provincia di Grosseto).

I tesori dell’Isola di Capraia

L’Isola di Capraia rappresenta un microcosmo ancora piuttosto selvaggio, a livello sia zoologico che botanico. Agevolata dalla sua posizione, a 54 km dalla costa continentale, l’isola è rimasta un piccolo paradiso geologico. Lo dimostrano i suoi fondali, che ospitano grandi quantità di cernie, dentici, orate, praterie di poseidonia. E che spesso è meta di diversi cetacei, tanto da ospitare il Santuario internazionale dei Mammiferi marini Pelagos. Un piccolo paradiso, insomma. Già prima dell’arrivo, tanto inatteso quanto gradito, della foca monaca.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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