
Sistema di diagnostica 3D rivoluziona la sanità abruzzese: immagini cliniche visibili senza visori, formazione universitaria avanzata e innovazione digitale nelle ASL
L’Aquila, 28 luglio 2025 – L’Abruzzo si conferma un punto di riferimento nell’innovazione sanitaria grazie all’introduzione di un sistema avanzato di diagnostica tridimensionale che consente la visualizzazione delle immagini cliniche a occhio nudo, senza necessità di dispositivi indossabili. Un progetto all’avanguardia guidato da Riccardo Urbani, tecnico esperto in innovazione tecnologica e digitalizzazione della Regione, sta trasformando la pratica medica e la formazione universitaria nel settore sanitario abruzzese.
Abruzzo, pioniere nella diagnostica medica 3D senza visori
L’Abruzzo è la prima regione italiana e una delle poche realtà pubbliche al mondo a implementare un sistema di visualizzazione tridimensionale delle immagini mediche che permette agli operatori sanitari di esplorare modelli anatomici reali e navigabili direttamente nello spazio. Questa tecnologia, attualmente attiva in tutte le quattro Aziende Sanitarie Locali (ASL) della regione, rivoluziona la fase preoperatoria migliorando la precisione degli interventi chirurgici e riducendo i margini di errore.
Il modello 3D, basato su dati reali provenienti da TAC e altre immagini diagnostiche, consente un’esplorazione interattiva dell’anatomia del paziente, senza bisogno di visori o altri strumenti esterni. Un video dimostrativo mostra, ad esempio, un cuore ricostruito che ruota e si ingrandisce nello spazio, trasformando la diagnosi in una vera e propria esperienza visiva tridimensionale.
Applicazioni nella formazione universitaria e nel settore sanitario
L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha adottato questa tecnologia innovativa per la didattica medica, offrendo agli studenti di medicina un’esperienza immersiva e pratica senza precedenti. Gli studenti possono così analizzare strutture anatomiche complesse in 3D, migliorando la preparazione e la comprensione clinica.
Riccardo Urbani sottolinea come questa innovazione rappresenti un passo concreto verso una sanità più efficiente e tecnologicamente avanzata: «Credo fermamente che la tecnologia debba essere al servizio delle persone, dei medici e della conoscenza. L’Abruzzo dimostra ancora una volta di saper anticipare il futuro e guidare il cambiamento».