SALUTE

Intervento record a Torino: asportato utero da 1,6 chilogrammi in laparoscopia

Intervento record all’ospedale Sant’anna della Città della salute di Torino. È stato asportato un utero del peso di 1,6 chilogrammi a una donna con voluminosi fibromi uterini, che le creavano sintomi definiti gravi. La delicata operazione è stata eseguita da un’equipe di sole donne. “La paziente è stata dimessa dopo 48 ore in ottime condizioni, ha fatto sapere l’ospedale in una nota.

Foto Pixabay | @sasint

L’intervento nel dettaglio

La donna, 50enne, affetta da gravi sintomi conseguenti alla presenza di voluminosi fibromi uterini – con un volume complessivo dell’utero di 1 kg e 600 (pari ad una gravidanza al settimo mese)- è stata trattata chirurgicamente con tecnica miniinvasiva laparoscopica. Nello specifico, l’utero è stato asportato, mediante un sacchetto di protezione, in parte per via vaginale ed in parte attraverso 4 piccole cicatrici addominali di 5-10 mm. Si tratta, come spiegato dalle specialiste, di un caso più unico che raro. Sono, infatti, descritti pochissimi casi al mondo di uteri estratti in laparoscopia di dimensioni superiori ai 1500g. Basti pensare che l’utero normalmente ha un peso variabile tra 60-100g. In letteratura è considerato di grosso volume un utero di dimensioni superiori ai 300g ed estremamente complesso chirurgicamente se superiore ai 1000g. In questo caso pesava ben 1600g. L‘intervento miniinvasivo ha avuto un decorso regolare ed ha permesso di ridurre il dolore post-operatorio ed accelerare la ripresa delle normali attività quotidiane.
L’intervento è stato effettuato dalle ginecologhe Michela Chiadò e Silvia Parisi, dalla specializzanda dottoressa Arianna Arese e dalla strumentista Mariella Magistri, coadiuvate dall’équipe anestesiologica, coordinata dalla dottoressa Simona Quaglia. “Avete estratto un utero più grande della mia bimba, che alla nascita pesava 1250g. Viva le chirurghe, continuate così!”, ha commentato la paziente alla dimissione.

Foto Pixabay | @Engin_Akyurt

Equipe composta da giovani chirurghe

Si tratta del primo intervento della neonata struttura di Chirurgia ginecologica miniinvasiva ed endoscopica dell’ospedale Sant’Anna, voluta e creata dal Direttore Generale Giovanni La Valle, dal Direttore sanitario di presidio Umberto Fiandra e dal Direttore di Dipartimento Daniele Farina, in sinergia tra ospedale e università. La struttura è gestita dal dottor Paolo Petruzzelli, in collaborazione con il professor Alberto Revelli.
Le procedure di chirurgia ginecologica mininvasiva sono il fiore all’occhiello di tutte le strutture che operano al Sant’Anna, ma la particolarità di questa procedura è legata al fatto che sia stato estratto senza ferite addominali laparotomiche un utero di grosso volume (1600g) ed al fatto che l’équipe sia composta da giovani chirurghe rispettivamente di 41, 37 e 27 anni.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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