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E’ ufficialmente iniziata ieri, 12 maggio, l’ottava edizione del Festival della Scienza Medica a Bologna. Un traguardo, quello raggiunto dal Festival della Scienza Medica, che soddisfa e rende orgoglioso il suo ideatore, Fabio Roversi Monaco. “La collaborazione con un istituto di ricerca così prestigioso come il Karolinska Institutet è per noi motivo di grande soddisfazione“, ha spiegato Roversi Monaco.
Numerosi sono stati i temi dibattuti durante questi primi giorni di Festival. A fare il punto sugli argomenti trattati e a tirare le orecchie ai propri colleghi è stato Gilberto Corbellini, direttore del Comitato Scientifico.
Innanzitutto, Corbellini ha evidenziato come, in occasione della pandemia da Covid-19, sia emersa forte e chiara la necessità di migliorare l’informazione scientifica. “Gli scienziati possono essere bravi in laboratorio, ma nel rapporto con il largo pubblico cadono negli stessi errori da loro criticati, come quello di disinformare l’opinione pubblica. Durante la pandemia, infatti, abbiamo assistito a virologi che parlano di immunologia e immunologi esperti di epidemiologia“, ha spiegato.
E ancora: “Quello che è accaduto è che è stato dato troppo spazio a quella parte marginale della società che non si fidava dei vaccini o negava l’esistenza del virus“, ha concluso il direttore del Comitato Scientifico.
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