SALUTE

Covid, rischio di diabete specie tra i non vaccinati: lo studio

Secondo una nuova ricerca pubblicata su Jama Network Open, e condotta presso i Cedars Sinai negli Stati Uniti, il Covid potrebbe aumentare il rischio di diabete, in particolar modo tra i non vaccinati. Infatti, sembrerebbe che l’infezione possa accelerare la malattia nei soggetti già a rischio: diversamente, senza il Covid, gli stessi avrebbero sviluppato il diabete molti anni dopo. Ma com’è stato possibile arrivare a questa conclusione? I ricercatori coinvolti nello studio, al fine di determinare i tassi di aumento del diabete, hanno analizzato 23.709 cartelle cliniche di pazienti con il Covid trattati tra il 2020 e il 2022 all’interno del Cedars-Sinai Health System di Los Angeles. 

Diabete | Pixabay @stevepb

Lo studio in breve

Analizzando le cartelle dei pazienti, è emerso che dopo il Covid, sia nei pazienti vaccinati, che in quelli non vaccinati, il rischio combinato di diabete di tipo 2 è stato del 2,1%. Nello specifico, il rischio nei pazienti non vaccinati è stato del 2,7%, mentre in quelli vaccinati è stato dell’1%. “Questi risultati suggeriscono che la vaccinazione prima dell’infezione possa avere un effetto protettivo contro il diabete, sebbene siano necessari ulteriori studi per convalidare questa ipotesi”, hanno dichiarato gli autori del lavoro. Susan Cheng, coordinatrice della ricerca, ha invece affermato: “Anche se non lo sappiamo ancora con certezza, le tendenze e gli schemi che vediamo nei dati suggeriscono che il Covid potrebbe agire in certi contesti come un acceleratore di malattia, amplificando il rischio di una diagnosi che gli individui avrebbero potuto altrimenti ricevere più tardi nella vita”. Quindi, “invece di ricevere una diagnosi di diabete all’età di 65 anni, una persona con un rischio preesistente di diabete potrebbe, dopo un’infezione da Covid-19, avere maggiori probabilità di sviluppare il diabete all’età di 45 o 55 anni”, ha concluso.

Diabete | @TesaPhotography

Cos’è il diabete

Il diabete è una malattia cronica che si caratterizza per la presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue, dovuta ad un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Il diabete colpisce 250 milioni di persone (in Italia 3,5) al mondo, con l’incidenza che appare in forte crescita: si stima che tra 16 anni ne saranno affette circa 400 milioni. Esistono due forme di diabete: il tipo 1, che colpisce circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza; e di tipo 2, che è la forma più comune e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. Purtroppo, la sintomatologia d’insorgenza della malattia dipende dal tipo di diabete. Per ridurre il rischio di contrarre la malattie, in questo caso di tipo 2, è consigliato seguire una sana alimentazione, e di praticare regolarmente esercizio fisico. 

Lavinia Nocelli

Lavinia Nocelli è una fotogiornalista di Senigallia. Si occupa di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ha realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collabora con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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